
(Pubblicata nella rubrica "TeleVisioni" del sito corriere.it)
Egr. Dott. Grasso,
le scrivo per complimentarmi vivamente con lei per i suoi giudizi su quel che resta della televisione italiana.
Condivido pienamente il suo rifiuto, etico prima che estetico, nei confronti di ciò che viene trasmesso entro il territorio italiano in queste scatole sempre più ultrasottili .
Il programma della D'Eusanio è l'ultima espressione di una concezione che definire trash è riduttivo, se non quasi ossequioso, visto che anche il trash talvolta è arte, come dimostrano forme espressive ben più alte della cattivissima maestra televisione italiota.
La questione del conflitto di interessi ,che da grande anomalia si atteggia talvolta ad alibi per alcuni, continua a riproporci il monocorde modello della peggiore Mediaset.
La incoraggio ( sapendo benissimo che lei non necessita del mio incoraggiamento) a continuare a evidenziare le nefandezze che tentano di proprinare per narcotizzare il nostro povero popolo, aggrappato tra "Amici" e la D'Eusanio e terrorizzato da un eventuale ulteriore baratro.
Con sincera stima,
cari saluti
Antonio Soriero
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