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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

Solidarietà a Michele Albanese

Caro Michele, sei un grande amico della nostra associazione, ci invii i tuoi articoli, esprimi i tuoi pensieri, ti ribelli a una Calabria fossilizzata nei propri malesseri. Però hai un brutto difetto, che proprio non va giù a chi pretende di intimidire la nostra regione a colpi di lupara o di minacce: sei un uomo libero. Sei un bravo giornalista, un uomo curioso che si interroga sul malaffare che da Rosarno a Gioia Tauro tormenta le persone perbene che resistono, in Calabria. La punta dello Stivale dovrebbe essere la più pulita, si sa. Invece è la più sporca, la più trascurata. Di certo non dal Presidente della Repubblica, dal CSM, persino dal discutibile Governo nazionale, recatisi nei giorni scorsi tutti a vedere in che condizioni stesse questa punta dello Stivale. La Calabria sembra essere abbandonata proprio da chi la vive! E’ un controsenso folle, una specie di sfida continua verso l’annichilimento della dignità. Tu invece ci tieni alla dignità della Calabria e ti ribelli, a tuo m

Addio...

iPad non si comanda...

Profumo di derby

E’ arrivato il fischio finale sul campionato, così almeno sembra. Rocchi ha fischiato tre volte, una in più di quante ne suonasse il celebre postino. L’Inter ha lo scudetto in freezer, come la carne pregiata che non si vuole buttare, ma alla quale si preferisce il filetto: la Champions. Qualora la Champions non venisse bene, o magari risultasse un po’ indigesta causa Carletto da Reggiolo, ecco pronto lo scudetto, servito su un letto di polemiche e condito dal protagonismo di Mourinho. Ieri a San Siro c’è stata una sola squadra in campo, anche in 10, anche in 9. Milito era più inafferrabile di Lupin e le punte milaniste venivano imbrigliate dal duo di mastini sudamericani che l’Inter piazza in difesa. Per quest’anno è finita, amici. P.S. – Vendola ha trionfato in Puglia, sovvertendo le previsioni da apparato che volevano IL CANDIDATO di palazzo “libero” di rappresentare il centro-sinistra in Puglia. Vendola ha vinto perché è una persona di valore e perché crede nei giovani. Vendola ha v

Centro-sinistra: Vendo(la) di cambiamento!

Ferrara è umano, perseverare è diabolico

Tutti dicono "I love you"

La squadra dell'amore. L'idea di amore sputtanata. Tutti dicono "I love you", ma non alla maniera del vecchio Woody, no, tutti lo dicono perché va di moda,l'amore. In due sinora avevano provato a monopolizzare il concetto di amore, a farne un brand: Cicciolina e Berlusconi. Emuli del più noto tra i cavalieri italioti, i giocatori del Milan proclamano la loro squadra "Il team dell'amore". Tutto va bene, in stile Mulino Bianco. Ronaldinho vuole bene a tutti, balla, canta, segna. Borriello fa un goal alla Van Basten, e persino Antonini e Abate sembrano Maldini e Tassotti. Nella regione limitrofa, più esattamente a Torino, c'è chi invece sta suscitando l'odio profondo di tutti quanti, tifosi e non. Un uomo che non riesce a dimettersi neanche se la Juve prende 10 goal dal Lumezzane e una dirigenza che in blocco ricorda i "Tre tre", celebre trio comico che imperversava sulle TV del Biscione negli anni '80. La Juve non ha alcun tipo di

Grido d'Haiti!

Centomila persone, come una citta'. Una citta' allegra, vitale. Adesso morta, inesorabilmente. Franata tra le crepe di un terremoto spietato che ha deciso di colpire una delle zone piu' povere, ma piu' dignitose del pianeta. Haiti, uno stato a cui l'immaginario collettivo ricollega musica, sole. Haiti, adesso tragedia, niente, e' finita. Pianti, urla disumane, urla di rabbia prima che di dolore. Di rabbia per aver visto il mondo crollarti addosso. Urla che riecheggiano quelle d'Abruzzo. Urla indimenticabili, a volte persino strozzate. Urla di chi ha perso tutto e non se ne fa una ragione. Urla di chi forse non ricomincera' mai a vivere, al di la' dei buoni propositi e degli aiuti. Questi morti pesano, perche' ci riportano brutalmente alla dimensione della poverta'. All'immagine della capanna che non si regge , di un tetto di alluminio, di un giaciglio improvvisato inghiottito dalla crudelta' della terra, che dispensa frutti per far vi

Terremoto ad Haiti. Tragedia devastante

Mal di collo.....

Incubo di una notte di mezzo inverno

Anime vagabonde alla ricerca di un’identità. Vuote, sperdute in un campo che sembra immenso, senza linee, un campo vuoto. Anime bianche, ma anche nere, spaurite in cerca di un destino inesorabile. Un brasiliano furbo vi irride, mentre cercate di motivare il vostro brasiliano, o italiano, o centravanti...Chi lo sa... Anime sperdute che indossano una maglia che trasuda storia, che grida con la grinta di Boniperti, sventola la leggerezza di Sivori e si staglia fiera come lo sguardo di Zidane. Uno strafottente ricordo di Platini ci accompagna all'amara realtà di vederla indossata da un De Ceglie qualsiasi, mentre ormai è troppo tardi per rimpicciolire il Milan che gigante ci umilia. E' triste, come lo sguardo di un ragazzo diventato uomo per forza e che non ha la forza di condurre la Juve come guidava la difesa. Non ne ha la competenza, paga la sua stessa ingordigia di sedere laddove insegnarono calcio Lippi, Capello e il Trap. Addio Juve, forse è davvero finita.

Rosarno Zero

Lo sguardo verso l’accoglienza

Ringrazio ancora i miei amici Giorgio e Umberto Peta per avermi offerto l'occasione di partecipare al dibattito. Qui di seguito l'articolo pubblicato da "Il Quotidiano della Calabria" il 3 gennaio scorso. "Multiculturalismo ed accoglienza: uno sguardo verso l'Altro” è stato il tema della manifestazione organizzata dall'associazione culturale “Caraffaime”, patrocinata dall'amministrazione comunale e svoltasi nella sala consiliare di via Scanderbeg Peta nell'ambito del programma per le festività natalizie. L'incontro è stato articolato in tre momenti: degustazione dei prodotti di altre nazionalità, un dibattito e la proiezione del film “The Millionaire”. Alla prima fase dell'iniziativa hanno contribuito, offrendo piatti tipici, cittadini stranieri, provenienti dalla Russia, dalla Romania, dalla Bulgaria, dall'Albania e altri residenti che hanno preparato dolci della tradizione arbereshe. È seguita una conferenza, introdotta e moderata d

You say Dubai, I say hello!

La lupara di Damocle

Assistiamo con rabbia all'ennesimo episodio di intimidazione posto in essere dai poteri oscuri che avvinghiano da decenni la Calabria, per impedirle di respirare ogni tanto, di riprendere fiato e ripartire. Non è una mirabile scoperta constatare che la bomba di oggi appaia particolarmente "a orologeria", poiché in Calabria si stanno determinando gli assetti politici che governeranno la regione per i prossimi 5 anni. E' triste avvertire l'enorme peso del condizionamento mafioso sulle teste degli elettori calabresi, quasi si potesse parlare di una novella "Lupara di Damocle". Sorny 1 esprime profondo sdegno per le condizioni in cui sono costretti a vivere milioni di cittadini onesti in una regione d'Europa, non dell'Africa o del Sudamerica. Forse siamo in Europa solo quando è l'ora di ricevere fondi dall'UE, ma questa è un'altra storia.

Nervi SALDI

Per molti "crisi" è stata la parola del 2009. Risparmiare, stringere la cinghia....Tranquilli però, tutto entro e non oltre il 31 dicembre 2009. Il 2010 viene accolto dagli italiani di petto, con impulso. Per i cinesi sarà l'anno della tigre, per gli astrologi l'anno della bilancia, per gli italiani l'anno dello shopping, sfrenato, senza regole, da far impallidire Sophie Kinsella. Il 2 gennaio si è aperta la stagione della caccia grossa, parola d'ordine: "SALDI". Saldi, non soldi, eppure sembrano essere ancora più attraenti: 50, 60, perché no 70% per cento e tutto appare più "digeribile". Anche un maglione che in saldo costa 300 euro sembra "easy", rinnovato di un fascino imprevisto. Parte l'assalto alle Hogan con migliaia di persone a lottare per stare una mattonella avanti al rivale di turno, nell'eterna fila al negozio rinomato, ritenuto sino al giorno prima inavvicinabile. I commercianti, vecchia storia, impennano il p