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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

Concepcion, febbraio 2010

Altan immenso

Chi Taglia...Vento, raccoglie squalifica

Chi Taglia...Vento, raccoglie squalifica. Coniare un nuovo detto per esemplificare la teatrale spacconeria del portoghese alla guida dell'Inter. Sbuffa, simula iniezioni, manette, ogni tanto regala smorfie e insulti. Ha trovato un posto in cui tutti parlano di lui: l'Italia, avvezza a sua emittenza e amante di chi dell'egocentrismo fa uno stile di vita. L'Inter fa finta di frenare. La Roma, stanchissima, si illude. Continua a vincere, ma non durerà per sempre. Il Milan non sembra avere la maturità per insidiare i nerazzurri, nonostante l'ottima prestazione di Bari. Tutto vecchio insomma? No, perché c'è il Cagliari di Allegri che incanta con giocatori sostanzialmente da centroclassifica di serie B, c'è il Chievo di cui non parla mai nessuno che resta in A con sempre maggiore dignità. Ah, dimenticavo, c'è la Juve. Non è certo il Barcellona, però Zaccheroni merita tutta la stima di questo mondo. Ha raccolto un gruppo di PR di Ibiza che giocava a pallone e p

San Remo, la succursale di "Amici"

Non vi tedio con commenti superflui su una manifestazione superflua. San Remo è il simbolo di un'Italia imbonita davanti alla televisione.

Ajax! Che male...

In attesa della Champions, il campionato fa finta di riaprirsi....

Campionato riaperto? Decisamente no. Certo, la Roma sta giocando bene, forse al massimo delle proprie possibilità. L'Inter comunque, pigra e svampita, riesce a contenere uno splendido Napoli che al San Paolo, sempre più spesso, si traveste da Barcellona. Gli interpreti non si chiamano Xavi o Iniesta, ma Aronica e Zuniga, però vedere la squadra di Mazzarri è un piacere. Sbiadiscono i ricordi del Napoli triste e demotivato di Donandoni e lasciano il campo, è proprio il caso di dirlo, al presente aggressivo e tenace di Mazzarri. Le similitudini tra Mazzarri e Lippi sembrano molte, a partire dalle origini toscane. Ha grande grinta, le idee chiare e delinea una fisionomia chiara della propria squadra. Al San Paolo sarà sempre più difficile per tutti, da qui a Maggio (non Christian ovviamente). La Juve è qualcosa che ancora non c'è e che tarda ad arrivare. Un paio di rigori discutibilissimi nelle ultime due giornate la tengono a galla, però non merita assolutamente di agguantare la q

Nazim Hikmet. "Sei la mia schiavitù,sei la mia libertà "

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà sei la mia carne che brucia come la nuda carne delle notti d'estate sei la mia patria tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu, alta e vittoriosa sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile nel momento stesso in cui ti afferro

Jacques Prevert. "Questo amore"

Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore così vero Questo amore così bello Così felice Così gaio E così beffardo Tremante di paura come un bambino al buio E così sicuro di sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che impauriva gli altri Che li faceva parlare Che li faceva impallidire Questo amore spiato Perché noi lo spiavamo Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Questo amore tutto intero Ancora così vivo E tutto soleggiato È tuo È mio È stato quel che è stato Questa cosa sempre nuova E che non è mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda e viva come l'estate noi possiamo tutti e due Andare e ritornare Noi possiamo dimenticare E quindi riaddormentarci Risvegliarci soffrire invecchiare Addormentarci ancora Sognare la mor

Pedro Salinas. "Non ho bisogno di tempo"

Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa. Chi ti potrà conoscere là dove taci, o nelle parole con cui taci? Chi ti cerchi nella vita che stai vivendo, non sa di te che allusioni, pretesti in cui ti nascondi. E seguirti all'indietro in ciò che hai fatto, prima, sommare azione a sorriso, anni a nomi, sarà come perderti. Io no. Ti ho conosciuto nella tempesta. Ti ho conosciuto, improvvisa, in quello squarcio brutale di tenebra e luce, dove si rivela il fondo che sfugge al giorno e alla notte. Ti ho visto, mi hai visto, ed ora, nuda ormai dell'equivoco, della storia, del passato, tu, amazzone sulla folgore, palpitante di recente ed inatteso arrivo, sei così anticamente mia, da tanto tempo ti conosco, che nel tuo amore chiudo gli occhi, e procedo senza errare, alla cieca, senza chiedere nulla a quella luce lenta e sicura con cui si riconoscono lettere e forme e si fanno i conti e si crede di vedere chi tu sia, o mia invisibile.

Settimana dell'amore su Sorny 1. Iniziamo da Neruda. "Mi piaci quando taci"

Mi piaci quando taci perché sei come assente, e mi ascolti da lontano, e la mia voce non ti tocca. Sembra che si siano dileguati i tuoi occhi e che un bacio ti abbia chiusa la bocca. Siccome ogni cosa è piena della mia anima tu emergi dalle cose, piena dell'anima mia. Farfalla di sogno, assomigli alla mia anima, e assomigli alla parola malinconia. Mi piaci quando taci e sei come distante. Sembri lamentarti, farfalla che tuba. E mi ascolti da lontano e la mia voce non ti giunge: lascia che io taccia con il silenzio tuo. Lascia che ti parli anche con il tuo silenzio chiaro come una lampada, semplice come un anello. Sei come la notte, silenziosa e stellata. Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice. Mi piaci quando taci perché sei come assente. Distante e dolorosa come se fossi morta. Poi basta una parola, un sorriso. E sono felice, felice che non sia vero. Pablo Neruda

Uranian loom

Continua a minacciare il mondo. Cerca di insinuare la logica della paura. Per una volta è il caso di non pensare solo agli affari di casa nostra. La notizia che Ahmadinejad abbia annunciato di voler procedere con l'ulteriore fase di arricchimento dell'uranio sa di intimidazione. A un mondo che non accetta le sue prevaricazioni, ai giovani che vengono massacrati in silenzio in Iran. Un silenzio rotto solo da Twitter e da quel poco spazio che la televisione concede ancora alla rivoluzione verde. Naturalmente a far paura non è Ahmadinejad, ma la sottocultura coltivata dal leader iraniano. Una sottocultura che approfitta di modelli occidentali che non rappresentano l'occidente per fomentare l'odio e spaccare il mondo. Proprio Twitter invece ci aiuta a tenerlo unito e a sentire la voce dei giovani studenti iraniani che sono altro da Ahmadinejad. Non facciamoci convincere che l'Iran sia quello o che, peggio ancora, il mondo arabo sia quello. Non lasciamo che un Borghezio

Fenomenologia di Cassano

Articolo di Pierluigi Battista, pubblicato sul "Corriere della Sera" dell' 1 febbraio scorso. La commedia dell'arte, creatura tipicamente italiana, ha trovato in Antonio Cassano la sua nuova, smagliante maschera. È l’eroe delle curve contro l’universo vip delle tribune. Il re del popolo degli stadi contro l’establishment. L’estro e la sregolatezza contro gli schemi e la disciplina. Il campione che allo squisito gesto tecnico sa accoppiare, schietto e sanguigno, il gestaccio screanzato. Checco Zalone (che se ne intende) sostiene che Cassano è l'incarnazione della pugliesitudine, impastata di arroganza e spavalderia. Ma allora lo è anche dell’italianitudine. La curva non è municipalista. Quella genovese della Samp è antropologicamente affine, se non iden tica, a quella del Bari. Cassano non conosce il federalismo. Il dialetto è barese, ma la sua gestualità è nazionale. Lo amano anche se fa i capricci. Lo adorano anche se fa le bizze. Anzi: lo amano e lo adorano

Legittimo impedimento

Il giorno palindromo...

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