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Visualizzazione dei post da agosto, 2010

Ho chiuso il mio profilo Facebook!

Finalmente. Mi riprendo un bel pò di privacy e originalità. Sorny 1 torna a essere Sorny 1. Unico. Vi aspetto solo qui.

Liberté, Égalité...TREZEGUET!

Arriva un attaccante, se ne va L'ATTACCANTE. Con tutto il rispetto e la speranzosa fiducia nei confronti di Fabio Quagliarella, ieri è stato frantumato un piccolo pezzo di cuore juventino. David Trezeguet cambia squadra, con discrezione, con il passo felpato che lo accompagnava anche in campo. Una sorta di armoniosa pantera che nessuna difesa è mai riuscita a decifrare fino in fondo. Il ragazzo di Rouen, ma argentino nell'anima. Di francese non ha niente, parla un italiano sporcato dall'inflessione argentina e sugli spalti è sempre circondato dall'affetto della sua famiglia, un calore sudamericano che vede l'adorata mamma in prima linea. David va a giocare nell'Hercules di Alicante, non proprio il Barcellona o il Real Madrid. Accetta questa sfida con la solita, consueta, umiltà. In questi lunghi anni ho sentito più volte strombazzare nomi di presunti grandi bomber, poi però, guardando giocare la Juve, si vedeva un calciatore che era una sorta di tassa. Venti goa

Er calippo e 'na bira

Castellammare di sabbia

Prendo spunto dalla città natale del neoacquisto juventino per rappresentare,per immagini, l'inconsistenza del mercato bianconero. Quagliarella è un ottimo atleta, grande corsa, fisico tosto e colpi fenomenali. Colpi però, solo quelli. Mi spiego meglio, Fabio è capace di segnare da centrocampo ( vedi prodezza in maglia Samp), ma è assolutamente incapace, e la sua carriera lo dimostra, di segnare 20 goal a campionato. E' un attaccante atipico, forse l'ennesimo futuro scontento per l'ingombranza di Del Piero. Del resto, il capitano ha "divorato" in maniera arrogante attaccanti come Mutu, Di Vaio, Bojinov (di gran lunga più in forma di lui durante gli anni di militanza presso la Vecchia Signora). Insomma per ora la Juve ha ceduto Diego: giovane, tecnico e....sacrificato sull'altare dello schematismo ossessivo di Del Neri. E per ora ha compiuto il "salto del Quaglia". C'è quasi la volontà ossessiva di replicare la nazionale italiana in bianconero

Settimana della poesia/ "Se" (J.R. Kipling)

Poesia segnalata dal mio amico Francesco Se saprai conservare la testa, quando intorno a te tutti perderanno la loro e te ne incolperanno; se crederai in te stesso, quando tutti dubiteranno, ma saprai intendere il loro dubbio; se saprai aspettare senza stancarti dell’attesa, o essere calunniato senza calunniare, o essere odiato, senza dar sfogo all’odio, e non apparir troppo bello, né parlar troppo saggio. Se saprai sognare e non rendere i tuoi sogni padroni; se saprai pensare e non fare dei pensieri il tuo fine, e trattare questi due impostori nello stesso modo; se saprai sopportare di sentire quello che hai detto di giusto falsato da ribaldi per farne trappole ai creduli, o vedere le cose per cui hai dato la vita, spezzate e curvarti e ricostruirle con utensili logorati. Se saprai fare un mucchio di tutte le tue vincite E rischiarle in un giro di testa e croce, e perdere, e ricominciare da capo e non fiatar verbo sulle tue perdite; se saprai forzare il tuo cuore e i nervi e i tendini

Settimana della poesia/ "Invictus" (W.E. Henley)

Poesia segnalata dal mio amico Brunino Dal profondo della notte che mi avvolge, buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro, ringrazio gli dei chiunque essi siano per l'indomabile anima mia. Nella feroce morsa delle circostanze non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia. Sotto i colpi d'ascia della sorte il mio capo è sanguinante, ma indomito. Oltre questo luogo di collera e lacrime incombe solo l'Orrore delle ombre, eppure la minaccia degli anni mi trova, e mi troverà, senza paura. Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima.

Settimana della poesia/ "Lentamente muore" (P. Neruda)

Poesia segnalata dal mio amico Peppe Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della

Settimana della poesia/ "Soneto de Fidelidade" (V. de Moraes )

Poesia segnalata dal mio amico Thiago De tudo, ao meu amor serei atento Antes, e com tal zelo, e sempre, e tanto Que mesmo em face do maior encanto Dele se encante mais meu pensamento. Quero vivê-lo em cada vão momento E em seu louvor hei de espalhar meu canto E rir meu riso e derramar meu pranto Ao seu pesar ou seu contentamento. E assim quando mais tarde me procure Quem sabe a morte, angústia de quem vive Quem sabe a solidão, fim de quem ama Eu possa me dizer do amor (que tive): Que não seja imortal, posto que é chama Mas que seja infinito enquanto dure

Settimana della poesia/ "La signorina Felicita" (G. Gozzano)

Poesia segnalata dalla mia amica Valentina I. Signorina Felicita, a quest'ora scende la sera nel giardino antico della tua casa. Nel mio cuore amico scende il ricordo. E ti rivedo ancora, e Ivrea rivedo e la cerulea Dora e quel dolce paese che non dico. Signorina Felicita, è il tuo giorno! A quest'ora che fai? Tosti il caffè: e il buon aroma si diffonde intorno? O cuci i lini e canti e pensi a me, all'avvocato che non fa ritorno? E l'avvocato è qui: che pensa a te. Pensa i bei giorni d'un autunno addietro, Vill'Amarena a sommo dell'ascesa coi suoi ciliegi e con la sua Marchesa dannata, e l'orto dal profumo tetro di busso e i cocci innumeri di vetro sulla cinta vetusta, alla difesa... Vill'Amarena! Dolce la tua casa in quella grande pace settembrina! La tua casa che veste una cortina di granoturco fino alla cimasa: come una dama secentista, invasa dal Tempo, che vestì da contadina. Bell'edificio triste inabitato! Grate panciute, logore, contorte!

Settimana della poesia/ "Potessero le mie mani sfogliare" (F. Garcia Lorca)

Potessero le mie mani sfogliare Pronunzio il tuo nome nelle notti scure, quando sorgono gli astri per bere dalla luna e dormono le frasche delle macchie occulte. E mi sento vuoto di musica e passione. Orologio pazzo che suona antiche ore morte. Pronunzio il tuo nome in questa notte scura, e il tuo nome risuona più lontano che mai. Più lontano di tutte le stelle e più dolente della dolce pioggia. T'amerò come allora qualche volta? Che colpa ha mai questo mio cuore? Se la nebbia svanisce, quale nuova passione mi attende? Sarà tranquilla e pura? Potessero le mie mani sfogliare la luna!

Settimana della poesia/ "La ballata dell'amore cieco " (F. De Andrè)

Segnalata dal mio amico Cristian Un uomo onesto, un uomo probo, tralalalalla tralallaleru s'innamorò perdutamente d'una che non lo amava niente. Gli disse portami domani, tralalalalla tralallaleru gli disse portami domani il cuore di tua madre per i miei cani. Lui dalla madre andò e l'uccise, tralalalalla tralallaleru dal petto il cuore le strappò e dal suo amore ritornò. Non era il cuore, non era il cuore, tralalalalla tralallaleru non le bastava quell'orrore, voleva un'altra prova del suo cieco amore. Gli disse amor se mi vuoi bene, tralalalalla tralallaleru gli disse amor se mi vuoi bene, tagliati dei polsi le quattro vene. Le vene ai polsi lui si tagliò, tralalalalla tralallaleru e come il sangue ne sgorgò, correndo come un pazzo da lei tornò. Gli disse lei ridendo forte, tralalalalla tralallaleru gli disse lei ridendo forte, l'ultima tua prova sarà la morte. E mentre il sangue lento usciva, e ormai cambiava il suo colore, la vanità fredda gioiva, un uomo s&

Settimana della poesia/ " 'A Livella " (A. De Curtis)

Poesia segnalata dalla mia amica Giuliana Ogn'anno, il due novembre, c'é l'usanza per i defunti andare al Cimitero. Ognuno ll'adda fà chesta crianza; ognuno adda tené chistu penziero. Ogn'anno, puntualmente, in questo giorno, di questa triste e mesta ricorrenza, anch'io ci vado, e con dei fiori adorno il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza. St'anno m'é capitato 'navventura... dopo di aver compiuto il triste omaggio. Madonna! si ce penzo, e che paura!, ma po' facette un'anema e curaggio. 'O fatto è chisto, statemi a sentire: s'avvicinava ll'ora d'à chiusura: io, tomo tomo, stavo per uscire buttando un occhio a qualche sepoltura. "Qui dorme in pace il nobile marchese signore di Rovigo e di Belluno ardimentoso eroe di mille imprese morto l'11 maggio del'31" 'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto... ...sotto 'na croce fatta 'e lampadine; tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:

Settimana della poesia/ "Ma quanto vive l’uomo?" (P. Neruda)

Poesia segnalata dalla mia amica Rosa Ma quanto vive l’uomo? Vive mille anni o uno solo? Vive una settimana o più secoli? Per quanto tempo muore l’uomo? Che vuol dire per sempre?

Settimana della poesia/ "Il più bello dei mari" (N.Hikmet)

Poesia segnalata dalla mia amica Maria Stella Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto.

Settimana della poesia/ "No se me importa un pito..." (O. Girondo)

Poesia segnalata dal mio amico Ivan No sé, me importa un pito que las mujeres tengan los senos como magnolias o como pasas de higo; un cutis de durazno o de papel de lija. Le doy una importancia igual a cero, al hecho de que amanezcan con un aliento afrodisíaco o con un aliento insecticida. Soy perfectamente capaz de soportarles una nariz que sacaría el primer premio en una exposición de zanahorias; ¡pero eso sí! -y en esto soy irreductible- no les perdono, bajo ningún pretexto, que no sepan volar. Si no saben volar ¡pierden el tiempo las que pretendan seducirme!

Settimana della poesia/ "Dicono che la mia" (Eugenio Montale)

Poesia segnalata dalla mia amica Marinetta Dicono che la mia sia una poesia d'inappartenenza. Ma s'era tua era di qualcuno; di te che non sei più forma, ma essenza. Dicono che la poesia al suo culmine magnifica il Tutto in fuga, negano che la testuggine sia più veloce del fulmine. Tu sola sapevi che il moto non è diverso dalla stasi, che il vuoto è il pieno e il sereno è la più diffusa delle nubi. Così meglio intendo il tuo lungo viaggio imprigionata tra le bende e i gessi. Eppure non mi da riposo sapere che in uno o in due noi siamo una sola cosa

Settimana della poesia/ "Mi piaci quando taci" (P. Neruda)

Mi piaci quando taci perché sei come assente, e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca. Sembra che gli occhi ti sian volati via e che un bacio ti abbia chiuso la bocca. Poiché tutte le cose son piene della mia anima emergi dalle cose, piene dell'anima mia. Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima, e rassomigli alla parola malinconia. Mi piaci quando taci e sei come distante. E stai come lamentandoti, farfalla turbante. E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge: lascia che io taccia col tuo silenzio. Lascia che ti parli pure col tuo silenzio chiaro come una lampada, semplice come un anello. Sei come la notte, silenziosa e costellata. Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice. Mi piaci quando taci perché sei come assente. Distante e dolorosa come se fossi morta. Allora una parola, un sorriso bastano. E son felice, felice che non sia così.

O Rey

Ieri era il compleanno di "O Rey", Massimo Palanca, idolo indiscusso di un Catanzaro che non si limitava a spaventare "le grandi", ma le batteva, anche grazie a quel piedino numero 37 capace di goal come quelli che potrete ammirare nel filmato. 3-1 alla Roma, a Roma. 3 goals di Massimo. Re, non per una notte, ma per sempre.

President Obama's winning streak

By Eugene Robinson (Washington Post) This is a radical break from journalistic convention, I realize, but today I'd like to give credit where it's due -- specifically, to President Obama. Quiet as it's kept, he's on a genuine winning streak. It's hard to remember that the inauguration was just 19 months ago. Expectations of the new president were absurdly high. If Obama had done back flips across the Potomac River, when he reached the other side he'd have faced probing questions about why it was taking him so long to cure cancer, solve the Arab-Israeli conflict and usher in an age of universal peace and prosperity. But look at what he's accomplished in just the past few weeks. Let me highlight four recent headlines. "Last U.S. combat troops leave Iraq": Obama campaigned as an early and vocal opponent of the Iraq war, calling it a distraction from the more important conflict in Afghanistan. When he took office, there were about 160,000 U.S. troops i

Dopo 1 no, dopo 2 no, ma dopo 3 Jack Daniel's....

Back to Rome

Eccomi qua, il vostro Sorny è tornato....In una Roma affogata dai turisti, confusa dalla solitudine che Agosto le sta lasciando. E' bellissima, un pò vuota, un pò esposta ai tanti flash che inutilmente cercano di prevaricare sulla luce stupenda che da millenni la illumina. E' bellissima anche di sera, vestita di un vento elegante, mentre mi concede il privilegio di affacciarmi sulle rive del Tevere o di passeggiare a Largo Argentina. L'estate permette di visitare posti magnifici, eccessivi, ma Roma è Roma. Ed è qui che Sorny è tornato, per cercare di stupirvi ancora. Buon divertimento, ragazzi.

Dov'è Sorny? Nei giorni scorsi era tra Ibiza e Formentera...(Le uniche foto pubblicabili..)

Did you exchange a walk on part in the war for a lead role in a cage?

E' estate, viva la vida!

Cari followers, finalmente il vostro Sorny è arrivato al sospirato traguardo: le ferie. Un traguardo difficile, perché viene la tentazione di fare un bilancio dell'anno a chi, come me, ragiona in anni lavorativi piuttosto che in anni solari. Abbandoniamo questa facile tentazione e proiettiamoci verso l'estate ( o almeno verso quel che resta della calda stagione). Moltissimi fortunati, per usare un eufemismo,hanno già un mese di mare addosso, c'è forse chi si è già "seccato" di andare a mare. Io non vedo l'ora, perché me lo merito e perché Roma, benché bellissima, è irrespirabile, povera vittima di turisti che si avvicendano. Sorny 1 per un pò andrà in vacanza, ma vi promette di tornare ancor più carico dopo Ferragosto. Del resto è abituato a nuotare controcorrente, per cui il mare lo ritemprerà! Grazie a tutti quelli che mi seguono e anche a quelli che mi seguiranno: non lo sanno, ma per loro il meglio deve ancora venire!

Dov'è Sorny? Il 31 luglio 2010 era in Basilicata...Coast to coast