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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

31

Oggi è il mio compleanno. E' giusto che voi follower lo sappiate. Su Facebook ho preferito evitare date in evidenza o simili, così da non incorrere in frasi del tipo: "Auguri, Antooooooo". Sono vecchio per queste cose, ma abbastanza giovane per non prendere a male l'ineso(rie)rabile scorrere del tempo. La mia personale clessidra dice "31", mica pochi... Età da persone responsabili, adulta quasi per partito preso. Non mi sento molto diverso rispetto a ieri, i capelli bianchi sono gli stessi e il sorriso, tutto sommato, regge. Ho talmente tante cose da fare che forse non mi basterà questa vita terrena (sempre sperando che "dopo" ci sia altro, altro di vivibile intendo, in cui si possa ragionare ed essere consapevoli di rappresentare, se non qualcuno, almeno qualcosa). Quando sarò vecchio avrò bisogno degli auguri, perché ogni anno sarà una conquista. Adesso ho solo bisogno di proseguire, fino alle mie mete. Le persone che ten

Gente Allegri Dio li aiuta (forse)

“ E sempre allegri bisogna stare   ché il nostro piangere fa male al re  ……” Così quel geniaccio di Jannacci….. Piangere farà anche male al re, ma, se il re non tira fuori i quattrini, il regno diventa un piccolo borgo, con un mastro disperato, pure essendo Allegri, e laboriosi artigiani incapaci di andare oltre un’operosa fragilità. Il Milan visto a Udine è ben poca cosa. Malgrado il momentaneo pareggio del piccolo Faraone, mai si è avuta l’impressione che i rossoneri potessero uscire dal Friuli con una vittoria, se non convincente, almeno rubacchiata. Niente, solo Udinese per quasi novanta minuti, novanta lunghissimi minuti per un Diavolo mai così dimesso. Pazzini è un fantasma ignorato dai compagni e la difesa non è molto superiore a quella del Pescara. La colpa del tracollo non è, come appare evidente, dell’allenatore, ma di un organico non certo all’altezza della maglia che indossa.  Il campionato italiano si è impoverito, depredato da sceicchi per vezzo parigi

Bohemian Rhapsody

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L'ultimo capolavoro del mio amico Paolo Rollo

L' Università della Calabria istituisce un Corso di "Storia e didattica della Shoah"

Come posso trasmettere la Shoah alle generazioni del futuro? E come posso farlo in modo equilibrato, nel rispetto cioe' della sostanza storica ma al tempo stesso tenendo a distanza la retorica e la facile demagogia? Infine: quali fra le molte iniziative possibili offrono i migliori benefici sul piano didattico e formativo? Per rispondere a queste domande l'Università della Calabria istituisce venerdi' 19 e sabato 20 ottobre 2012 un Corso di Storia e didattica della Shoah. Il Corso e' uno dei cinque organizzati dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, con il patrocinio del Miur e dell'Unione delle Comunita' Ebraiche Italiane, in altrettanti atenei del Paese - ovvero a Trieste, Bologna-Forli', Teramo, Bari e appunto Arcavacata di Rende. Il Corso calabrese, giunto alla quarta edizione, si svolge in collaborazione con l'Ambasciata d'Israele in Italia, l'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, il Museo della Memoria Ferr

Heroes/ Alex Zanardi

"E' stata una bellissima paralimpiade. Sono rimasto colpito dal lavoro fantastico che hanno fatto qui in Inghilterra". Lo ha detto a "Radio Anch'io - Lo Sport" Alex  Zanardi , straordinario protagonista a Londra con due ori. "Ho visto un entusiasmo che ha sorpreso per primi noi atleti, il nostro sudore non e' diverso da quello della Pellegrini e di altri atleti e oggi la gente smette di guardarci con commozione, lo fa piu' con ammirazione" .  Meglio portabandiera o le vittorie? Zanardi ha aggiunto: "Con tutto il rispetto per il tricolore, che Zanardi porta nel cuore, francamente i podi sul campo sono un'altra cosa. Ho avuto il grandissimo onore di portare la mia e la nostra bandiera, fortunatamente non sono inciampato. Poca attenzione alla disabilita'? Il problema sportivo e' forse legato all'attenzione. In un mondo in cui la cultura sportiva e' sottovalutata, in cui i ragazzi fanno fatica ad emergere,

Non si Sbarack....

L'alba del giorno stesso

Scrivere questo post, tre anni dopo aver fatto nascere Sorny 1.... Sempre la stessa passione, credendo che scrivere sia quasi come una musica, che la vita sia in Technicolor (come cantano i Coldplay). Beh, sono piuttosto invecchiato dal 2009, molte cose sono cambiate, la mia fantasia è spesso entrata in crisi... Però ci sono pomeriggi come questo in cui sparisce tutto, in cui la quotidianità sembra essere più leggera,  il vento sfiora i pensieri, anche con le finestre chiuse. Tutto diventa facile. Le dita iniziano a volare sulla tastiera, non sai perché, ma volano. Non ci sono limiti in questi momenti, troppo trasporto, l'ansia di far bruciare le tappe alla lettera successiva, senza lasciare a quella precedente neanche il tempo di rifiatare. Scrittura inesauribile, ma soprattutto inesausta. Sono contento, pensavo che la mia voglia di raccontare si fosse appannata, non è così. E' una bella alba. Antonio Soriero

PAZZO SENZA FONDO

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