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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

Post parlato 31.01.2013 ("Django Unchained")

Insomma ieri sono andato a vedere "Django Unchained" ("D" is silent). Solita genialata di Quentin, grandissimi attori....Sono andato a vederlo in lingua originale quindi ho potuto apprezzare la recitazione di Di Caprio, senza la consueta  voce da Paperino rincoglionito che il doppiaggio italiano gli riserva. Jamie Foxx ( con due "x", come nel mondo del porno) è stato davvero bravo, super Di Caprio, come avrete intuito, super anche Waltz, arrivato forse troppo tardi alla notorietà mondiale. Però, come spesso ho avuto modo di verificare, il più bravo è quel figlio di buona mamma di Samuel L. (puntato come Cinzia TH. Torrini ) Jackson. E' odioso, il più tarantiniano di tutti. Fa montare la rabbia, un fenomeno. Fenomeno . Anche la colonna sonora mi è piaciuta parecchio. Splatter a manetta, sparatoria finale da Scarface più che da western. Quentin certi lussi se li può permettere, con la consapevolezza di saper stupire oltre che di voler stupire

Nei secoli scorsi si aveva innanzitutto paura della morte, oggi si ha soprattutto paura della vita

"La realtà in cui viviamo è spesso ridotta a una «matassa indistinta e confusa di paure». Una matassa che rischia di paralizzarci e impedirci di vivere, ma che Marc Augé prova pazientemente a dipanare nel suo nuovo libro, Les Nouvelles Peurs (Payot, pagg. 92, euro 10). Per l'antropologo francese, che da anni si concentra sull'analisi delle trasformazioni e delle contraddizioni del mondo contemporaneo, le paure economiche e le discriminazioni sociali, le violenze politiche e le derive tecnologiche, i cataclismi naturali e le minacce criminali finiscono spesso per sovrapporsi e confondersi, amplificandosi a vicenda, producendo panico e angoscia negli individui. «Naturalmente tutte queste paure non sono direttamente collegate le une alle altre, ma nella vita quotidiana spesso ci appaiono proprio così», spiega l'autore di Un etnologo nel metrò, Nonluoghi e Che fine ha fatto il futuro? «I media evocano senza soluzione di continuità il rischio di un cataclisma, un attent

Il suo gelato preferito? La colpa del nonno

Il Meggiorini tutto matto

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Polpo di scena!

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L’opera dello scrittore calabrese Giancarlo Carioti nelle ICI Edizioni

Due volumi cartacei (nelle  Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli ) e cinque elettronici (nelle  ICI Edizioni Elettroniche ): poesia, narrativa e saggistica nelle collane editoriali  La bellezza , La Cittadella  e  Adriana www.istitalianodicultura.org ;  ici@istitalianodicultura.org   Giancarlo Carioti è nato a Catanzaro, dove vive, nel 1946. Laureato in Architettura all’Università degli Studi di Firenze, dal ’73 al ’93 ha ininterrottamente ricoperto il ruolo di Dirigente Capo e di Coordinatore del Servizio di Progettazione e Programmazione presso l’IACP (oggi ATERP) della provincia di Catanzaro: in questo ruolo ha realizzato circa 6.000 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, per un importo di molte centinaia di miliardi di lire. Come libero professionista ha progettato numerosi interventi edilizi, alcuni importanti strumenti urbanistici, e vanta numerose collaborazioni con enti pubblici (CER, ANIACAP, INU). Tra l’84 ed il ’90 ha ricoperto il ruolo di Pres
"L'unico modo per salvarci è sciogliere le nostre menti dalle catene, in modo da liberarci dal conformismo, dal conservatorismo e dagli interessi viziati dalla miopia" 

Nella terra dei Leoni....D'Oro!

Maggio uruguagio

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