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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

"The Post" scriptum

Oltre la retorica della guerra in Vietnam. Oltre l'ennesima pellicola celebrativa del giornalismo a stelle e strisce, Mecca della libertà di espressione e porto felice per reporter che non smettano di placare un'insaziabile fame di inchieste. Oltre la complicità amorosa tra colleghi troppe volte vista con un Robert Redford qualsiasi, ad esempio. Oltre la critica alla politica contemporanea, al trumpismo d'assalto e ben oltre la retorica "iperbuonista" e agiografica su JFK. Insomma, al di là del muro imposto dal cinema americano da DVD, forzato tra la condanna di budget faraonici e aspettative da Titanic, si issa in tutta la sua straordinaria normalità "The Post": un film diretto dal ragazzo di E.T., Lo squalo, Schindler's list, quello con il berrettino e la faccia da Nanni Moretti dopo una seduta di psicoterapia. Steven got it, l'ha fatto di nuovo. Un bel film, una narrazione asciutta e coinvolgente che premia lo straordi