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Visualizzazione dei post da maggio, 2012

Lunedì 4 giugno, “Il meglio è passato” arriva a Bruxelles

Lunedi 4 giugno alle ore 18,20, presso “Piola Libri” (66-68, Rue Franklin – Bruxelles), sarà presentato “Il meglio è passato”,  romanzo  di Antonio Soriero.   La serata sarà animata da numerosi interventi e contributi. Chi è Italo Lancetti,  protagonista del libro di Soriero? Un uomo comune dalla presenza fisica piuttosto anonima. Lavora come archivista in una grande azienda e solo una “incompiuta” passione per il bingo gli consente di accettare una vita mai veramente vissuta. È in una sala bingo che Italo passa il suo tempo libero, trascorre lunghe serate a segnare numeri sulle cartelle  e  a osservare gli altri giocatori, personaggi di un teatro imprevedibile quanto reale. Un mondo sommerso che sopravvive nella speranza di fare Bingo , che si illude di vincere senza considerare quanto ha già perso. La presentazione del libro si terrà  lunedì 4 giugno, alle ore 18,20, presso “Piola Libri” in Rue Franklin 66-68 a Bruxelles .

Mercoledì 30 maggio 2012

Sonno, caldo, le prime zanzare che si aggirano per la stanza, concentrazione a zero. Clima da pubblicità della Vigrosol, le stranezze sembrano dietro l'angolo. Retto? No, scorretto, un angolo scorretto. Mi improvviso geometra, è mercoledì a Roma come in tutto il mondo, adottando il nostro calendario... Sorny1

Il 31 maggio a Roma manifestazione sul diritto alla cittadinanza per nascita

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Lunedì 4 giugno 2012 - Presentazione de "Il meglio è passato" a Bruxelles

I mafiosi non sono stati CAPACI di sconfiggere Giovanni Falcone.

"Avete chiuso cinque bocche, ne avete aperte 50 milioni" (G. Falcone). Adesso le bocche aperte sono ancora di più. I mafiosi non sono stati CAPACI di sconfiggere Giovanni Falcone. Sorny1

Flashbookmob a Roma, Milano e Torino

A Wall Street non piace Facebook

Pare che il totem del rincoglionimento mondiale, per gli amici "Facebook", non riesca a decollare a Wall Street. Anzi, nella prima seduta dopo il debutto, il titolo di Zuck perde l'11%. Per la prima volta stimo i  mercati. Le stesse persone  che danno la loro privacy  in pasto al social, non concedono fiducia al titolo. Fenomeno interessante, da approfondire.... "La Repubblica" riporta i sette motivi per cui " Forbes "(sì, quello delle classifiche) non crede nelle potenzialità di Facebook davanti al toro con le palle all'aria : "  La bocciatura di Forbes.  Come se non bastasse è arrivata anche la bocciatura di Forbes secondo cui l'Ipo è "un fallimento per sette motivi". Il primo è che è avvenuta troppo tardi. A questo si aggiunge il fatto che l'amministratore delegato, Mark Zuckerberg, "disdegna gli investitori. Non ha mai voluto che fosse quotata".  Il terzo motivo è che Facebook non ha lasciato nie
" La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e, come tutti i fatti umani, ha un inizio e avrà anche una fine. " (G. Falcone) Non so se la matrice sia mafiosa, so che non riusciranno mai ad ammazzare il futuro. Con il cuore a Brindisi. Sorny1

I «drogati di lavoro»

Il lavoro debilita l'uomo? Certo, soprattutto con questo caldo, Roma splendida sotto il sole, gente che gioca tennis d'alto livello sulle rive del Tevere e un anno lavorativo che volge al termine (mica tanto, siamo "appena" a maggio e fino ai primi d'agosto, in quasi tutte le professioni,  si boccheggia, aspettando il 4/5 agosto). Un articolo del Corriere piuttosto interessante ( Ecco il test per scoprire i «drogati di lavoro» - Corriere.it ) ci parla di "droga da lavoro", la dipendenza spasmodica da ciò che viene giudicata l'unica cosa degna di nota in una vita da appunti smarriti. Sorny1

That’s all Folks!

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CONTECITORIO

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La morte e la dignità

Sono rimasto impressionato. E' "l'immagine" delle voci sopravvissute ai cadaveri, l'anima va via, ma rimane qualcuno per gridare, per piangere. Qualcuno che non ci sta, che non accetta di veder morire "La" persona della sua vita per debiti, o meglio, per un termine che sta giustificando tutto: crisi. Il termine, di tutto. La vita vola via, saltata in aria per soldi, il cancro dell'anima. E' il peso della crisi. E muoiono a decine. Muoiono, anzi, per essere precisi, si suicidano. Rinunciano a moglie, figli, amici, sorrisi, gioie e dolori. Sentono di non farcela e si lasciano andare. Un tuffo tra le braccia della morte, che sembra dare più sicurezza della vita. Oggi davanti all'Ospedale Maggiore di Bologna si sono riunite le vedove degli imprenditori "suicidati" dalla crisi. Un segnale di presenza, un picchetto per manifestare allo Stato l'evidenza di un dramma. Immagini forti: bandiere bianche e volti composti e digni

Fluidoessenza