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Visualizzazione dei post da marzo, 2010

Berlusconi e la Lega vincono ancora: Cota mi dici mai?!?

John, travolta

Quel che resta della Juve e' stato umiliato ieri sera, pesantemente, allo stadio San Paolo di Napoli. Una squadra quasi imbarazzata per essere passata in vantaggio si e' presentata supina agli 80 minuti successivi di calvario, per chi abbia ancora un qualche affetto per la casacca bianconera malgrado Blanc, Melo, etc... 80 minuti di solo Napoli, senza se e senza ma. Dall'altra parte una squadra che subiva senza vergogna, quasi godendo della propria condizione. La maglia di Boniperti, Sivori, Baggio, Zidane stracciata dai graffi di un Napoli notoriamente combattivo tra le mura amiche. Tra gli zebrati si segnalava particolarmente per la propria pervicace inettitudine Jonathan Zebina, il ballerino John di una difesa davvero travolta . Il francese non ne azzecca una, riproponendo i fasti delle stagioni romane, quando veniva fischiato regolarmente per 90 minuti. Zebina si permette di ignorare 2/3 volte il giocatore piu' avanzato del Napoli, trascura la propria zona di compet

Il Governo del farsi

Mi è stata recapitata in questi giorni una lettera delirante, dai toni esaltati, che esordiva così: " Caro Antonio, le elezioni regionali nel Lazio ci vedono contrapposti a una sinistra che, invece di misurarsi democraticamente col voto, semina menzogne, invidia e odio ". Il testo , dal chiaro connotato semiserio, ha subito rievocato alla mia modesta mente il prologo di Devil Man, di Mazinga, di Ken il Guerriero, di quei cartoni che propinavano incredibili eroi pronti a sacrificare la vita pur di sconfiggere le forze del male. Credevo quindi che la missiva portasse la firma di Cristina D'Avena o dei ragazzacci di Bim Bum Bam. La letterina invece era firmata da un certo Silvio Berlusconi. Berlusconi....Berlusconi, Berlusconi.....Ah sì, il creatore di He-man, quello del bene contro il male, dell'amore contro l'odio, di He-man contro Skeletron appunto. Che tipo sto Berlusconi, vediamo un pò che dice. " Noi riusciremo a prevalere sui nostri avversari ". Minc

La Bellezza etica ed estetica nella formazione dell'io politico

Splendido articolo del mio amico Umberto Peta, pubblicato oggi da "Il Quotidiano della Calabria". In un periodo in cui gli occhi della società calabrese, e non solo, sono rivolti agli ultimi giorni della campagna elettorale, non ci si può sottrarre alla presenza di due stimolanti riflessioni come quelle di Franco Dionesalvi e Franco Cimino che hanno donato ai lettori de il Quotidiano di Domenica 21 Marzo due analisi sul ruolo della poesia nelle sue dimensioni estetica e politico-sociale. Nel breve ragionamento che segue, cercherò di evidenziare possibili collegamenti tra i due articoli proponendo alcune considerazioni. Le parole di Dionesalvi presentano il poeta nel ruolo di guida del processo anamnestico finalizzato alla ricerca della “Bellezza”, un attributo peculiare dell’essenza dell’uomo. Questo segno introspettivo diviene tratto distintivo di un individuo plurale, espressione ossimorica che riesce ad esprimere la costituzione del soggetto politico laddove, come afferma

Una squadra indecente

Non c'è Demi Moore, ahinoi, nel triste film che vede per protagonisti alcuni giocatori in casacca bianconera che vagano, tra pene e affanni, sul campo di Marassi. Voglio parlarvi di una squadra indecente , anzi meglio, di una non-squadra, logora, sfibrata, senza un'idea, senza giocatori di qualità . Voglio parlarvi della Juve. Non sazi di aver preso quattro ceffoni dal Chievo di Londra, i bianconeri inseguono il masochismo come sublimazione. Era difficile perdere contro la Samp di ieri. 10 corridori e un fenomeno che Lippi non vuole chiamare in nazionale: questa era la Samp. La Juve era il nulla, il vuoto, l'ostinazione di attempati sportivi che si incaponivano a rimanere in campo(Del Piero) o che erano costretti a starci (Chimenti). Il genio di Bari vecchia ha tirato fuori un numero di quelli che ti fanno perdonare anche le sue performance sanremesi, ma la Juve non ha fatto nemmeno un tiro in porta. Arrivare quarti in serie A senza inquadrare una volta quella buffa rete s

Francia: Rive Gauche!

Stoccarda e fuga!

Lose for Life

Da yahoo.it Quando la sfortuna si accanisce (presentandosi tra l'altro befferdamente come una botta di fortuna di quelle che capitano una volta nella vita), anche un 10+1 a Win for Life può trasformarsi in un boccone amaro. Il concorso n. 935 dello scorso 13 marzo ore 19, verrà ricordato a lungo per questo motivo. L'estrazione ha infatti premiato con un vitalizio ben 59 giocatori sparsi un po' in tutta Italia. L'incredibile vincita è stata possibile grazie a una combinazione particolare: un vero e proprio record per la ruota del caso che ha fatto uscire l'assurda combinazione 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, numerone 10. I 59 vitalizi centrati sabato hanno hanno premiato ben 16 regioni. In testa l'Emilia Romagna, con nove vincite ventennali, seguita a ruota da Campania e Veneto con otto. Queste tre regioni rappresentano il 42% dei premi complessivamente distribuiti. Al terzo posto, con quattro vitalizi troviamo: Lombardia, Puglia, Sicilia e Lazio. Con tre Liguria,

Morendo di Seedorf

Ok, lo ammetto, non ci avrei mai creduto .... La serie A e' nel punto più basso della sua storia. L'Inter prende 3 goals a Catania, forse distratta da umori londinesei, ma certamente non all'altezza di impegni siculi. La Juve e' rappresentata egeregiamente da Grygera: inconsistente, vuota, impaurita . Il ceco e' l'unica grande macchia di Nedved in una carriera, per il resto, esemplare. Alla Juve manca moltissimo la grinta di Pavel. Il Milan tira fuori dalla cassapanca il solito Seedorf, che e' come quelle sedioline da spiaggia che si tengono in casa. Uno le guarda tutto l'anno pensando di buttarle, poi quando e' il momento giusto, servono per star comodi, eccome. Guardando un giu' notiamo un Di Natale in versione Zidane da qualche mese. Il folletto meriterebbe una grandissima, ma l'anagrafe non e' da ignorare. La Lazio sprofonda negli abissi creati da Lotito. Giocare l'andata senza i due migliori giocatori della squadra e' un lus

8 Marzi

Nel ricevere il premio per la migliore fotografia di Avatar, Mauro Fiore, originario di Marzi, in provincia di Cosenza, ha rivolto un pensiero al suo Paese: "Grazie ai miei genitori Lorenzo e Romilda che sono venuti dall'Italia con quattro valigie e un sogno. Un gran saluto all'Italia, viva l'Italia, un abbraccio" (Da repubblica.it)

Palermito

L'Inter si riscopre mortale, come Achille, umana, fragile sul campo di battaglia. Gli offici ricevuti dagli dei per fronteggiare l'azzurro esercito londinese sono presagio di sorte infausta per queste giornate di campionato. Il Milan non sembra tuttavia in grado di mutare la sorte, segnata sin dal principio. Nelle retrovie riposa, fiacco e debole , l'esercito romanista, provato dalle recenti battaglie e umiliato dalla fanteria franco-ateniese ( si legga Cisse'). E la Juventus? Tenacemente si batte a Firenze e la spunta, seppur ferita dall'orgoglioso Marchionni. Il quarto posto canta la Trinacria: il piccolo imperatore Miccoli difende con tenacia il fronte meridionale e, forse, dopo tantissimo tempo l'Europa d'elite potra' volgere lo sguardo sotto Roma.

Quel pasticciaccio di Palazzo Chigi

Commento di Eugenio Scalfari su "La Repubblica" di oggi. Ci sono, nel decreto legge varato ieri notte dal governo, un pregio e una quantità di difetti. Ezio Mauro, nel suo editoriale di ieri ne ha già dato conto. Proseguirò sulla stessa strada da lui aperta e nelle considerazioni svolte dall'ex presidente della Corte Costituzionale, Valerio Onida. Ma c'è anche e soprattutto un indirizzo politico che emerge da quel decreto, che suscita grandissima preoccupazione. Il pregio è d'aver dato al maggior partito di maggioranza e ai suoi candidati la possibilità di partecipare al voto regionale in Lombardia e nel Lazio, così da esercitare il diritto elettorale attivo e passivo. Quest'esigenza era stata sottolineata non solo dagli interessati ma anche dai partiti dell'opposizione. Bersani, Di Pietro, Casini, avevano dichiarato nei giorni scorsi di voler vincere disputando la loro eventuale vittoria "sul campo e non a tavolino". Il decreto consente che ques

Le regole a polpette

Decreto interpretativo. Lo hanno chiamato così. Per interpretare a modo loro una regola chiara, evidente, perseguendo sempre il massimo principio ispiratore di fatto e di diritto: il proprio interesse. Il decretino emanato in fretta e furia, prima che il TAR di Milano si esprima, è l'esplicitazione su carta di un precedente gravissimo per la democrazia italiana: il sovvertimento delle regole, anzi peggio. Il "cambio in corsa", per adottare un'espressione da hockey. Come se a poker, dopo aver perso tutto, uno pretendesse di riavere i soldi, affermando di ritenere le regole che lo hanno fatto perdere diversamente interpretabili. Il full si può battere con la coppia e , perché no, anche con una mezza figura. Come quella che fa l'Italia all'estero, sponsorizzata dal vento autoritario soffiato dall'Eolo di Arcore. Tutto a suo uso e consumo, dalle donne alle regole. Il precedente è gravissimo, si diceva, perché svilisce la credibilità di regole condivise e lasc

Meglio dei nerazzurri c'è solo il... Catanzaro!

Esiste in Italia una squadra migliore dell'Inter? Secondo i numeri e le statistiche sì ed è il Catanzaro di Gaetano Auteri, capolista in Lega Pro 2. La squadra dell'ex tecnico del Gallipoli ha infatti la migliore media punti italiana (2.28), superiore a quella dei nerazzurri. L'attacco invece segna più di quello del Milan, guidato da Pato e Ronaldinho, mentre impressionante è il punteggio pieno in casa con un invidiabile 13/13, a differenza dei nerazzurri, mai sconfitti in casa, ma con tre pareggi sul groppone. Non c'è che dire: la Lega Pro 2 ha trovato cosi la sua Inter, calabrese e giallorossa. Fonte: Corriere dello Sport

Lazio,Regionali 2010: Poll-verini

La squadra che non c'è

Forse neanche la fervida fantasia di Sir James Matthew Barrie sarebbe mai riuscita a descrivere questa Juventus: la squadra che non c'e'. "Peter Pan" Manninger non ha proprio voglia di crescere, ma neanche di volare. "Giacomo Uncino" Blanc tenta perfidamente di annientare la storia bianconera. Trezeguet ha la mobilita' del coccodrillo che ha ingoiato l'orologio e Diego sembra Campanellino, la fatina inconsistente che predica bene e razzola malissimo. Grygera e' Spugna, suvvia, basta guardarlo in faccia. Commette un errore madornale che regala un goal facile facile a Budan, il croato che ha grosso modo la media realizzativa di Guana. Uno dei bambini mai cresciuti a Torino, Miccoli, inventa un goal dei suoi e il povero nostromo di turno, Zaccheroni, non sa proprio che pesci prendere. Intanto a Udine l' invincibile armata, portoghese e non spagnola, fa a polpette l'Udinese, giocando con Motta in difesa. Si sa, "con Motta siete in buone