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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

L'Estate Romana di Renato Nicolini

Il Prof. Nicolini scrisse una bellissima recensione del mio libro. E' per questo che mi riempie di gioa la notizia che abbiano pensato di dedicare una mostra alla sua "Estate Romana". Una manifestazione inventata da Nicolini e raccontata in uno splendido libro pubblicato da Gangemi. Venerdì 21 giugno, ore 17.30 Sala Mostre e Convegni Gangemi editore Roma, via Giulia 142 inaugurazione della mostra L'Estate Romana di Renato Nicolini a cura del comitato scientifico dei "Cento Quadri per l’Estate Romana": Ruggero Lenci  (architetto),  Franco Luccichenti  (architetto),  Paolo Palomba (presidente di “Atelier Paema - spazio urbano protetto”),  Giuseppe Pullara  (giornalista, Corriere della Sera),  Franco Purini  (architetto),  Claudio Strinati  (critico d’arte) in collaborazione con la Gangemi editore La mostra rimarrà aperta fino al 26 luglio 2013. Il Comitato scientifico ha invitato 113 artisti (11

L' hashtag (#) o raddoppia?

Ho sempre considerato il volgare "cancelletto" un simbolo inutile, anche piuttosto sfigato. Nei vecchi telefoni serviva solo per ripetere la chiamata precedente. Poi fu il momento del "Rep" e pensai:"R.I.P., buon vecchio cancelletto!" Arrivarono quindi i primi telefonini, quelli tipo il " Nokia 66enonsocosa ". Il cancelletto assunse allora significati pruriginosi o minacciosi. Dava infatti il via a un codice che permetteva di rendere la chiamata "anonima" per i poveri schermi di quei vecchi Nokia da combattimento. Cessata l'era della telefonia da asporto ( perché quei cellulari pesavano quanto una pala di pizza di Vico Equense ), pensai che il cancelletto avesse perso anche l'ultima dignità plausibile. Invece ha continuato a credere in se stesso, ha incontrato Twitter e...puff, magia delle magie, è diventato uno dei simboli, forse IL simbolo della comunicazione contemporanea. Adesso gli diamo pure una coloritura les

Giugno

Corridoi vuoti, pieni di neon. Un immenso muro sporco di fronte. Manifestini, volantini, prese non funzionanti. Sedie, tante sedie vuote. Scomode sedie vuote. La schiena non trova ristoro, pace. Un estintore mai verificato, un cartello che ammonisce:"Vietato fumare." Guai! Da qualche parte fumano tutti, ma in questo corridoio no. L'uscita di emergenza è a destra, in fondo a destra. Un matto si aggira con un bracciale nero al polso. Fa molto rock o almeno crede sia così. Forse neppure ci crede, ma si usa. Il matto cerca di rispondere a una telefonata, ma in questo corridoio non prende. Adesso scende le scale, furiosamente. Come le scende Al Pacino nei film. Tutto sommato regna il silenzio in questo corridoio, a parte il matto e una voce di donna che arriva confusa, da lontano.

"La vita consiste, prima di tutto, nell'imperterrito esercizio della ragione" (P.P.P.)

Non trovo post

Sto scrivendo questo post nelle pause che il traffico di Roma mi concede. Sono infatti comodamente intrappolato nella mia auto, circondata da altre auto, da bus, da pedoni slalomisti e da piccioni isterici. La radio parla di pensioni per cani, sono le 19,04 e c'è il sole. Stamattina era buio. Non solo le stagioni, anche il tempo va alla rovescia. Non posso che rimanere ammaliato dal pascolare placido degli automobilisti, categoria alla quale appartengo, ma da cui mi dissocio. Mi annoia vedere sorpassi, assistere a imprecazioni.....Oggi c'erano due gocce di pioggia e abbiamo tutti commesso lo stesso errore: prendere la macchina. Pochi moti dell'animo come il rompimento di coglioni hanno cambiato la storia!