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Visualizzazione dei post da giugno, 2009

Diario di bordo del 30 giugno 2009

Brutta giornata oggi. Il treno deragliato nella notte a Viareggio ha causato danni ingenti e la morte di ben dodici persone. Si ritorna a parlare di sicurezza, in Italia succede sempre dopo una strage, che siano morti sul lavoro o durante un viaggio poco importa: siamo dei maestri nell'attenta prevenzione del post catastrofe. Ovviamente ancora da accertare le possibili colpe. Restano alcune case sventrate in una delle piu' belle citta' della costa Toscana, la morte di due bambini e la tristezza di rivedere immagini gia' viste troppe volte nel nostro Paese. Dagli States arriva la notizia dell'arresto di Bernard Madoff, l'uomo che ha mandato in corto circuito Wall Street e ha truffato centinaia di piccoli risparmiatori e anche qualche star di Hollywood troppo credulona. Una truffetta da 65 miliardi di dollari, non proprio briciole, per il vecchio Bernie che alla fine ha anche recitato la parte dell'uomo pentito e travolto dai propri sbagli. Restera' in

Stiamo navigando? Allora ci serve un "Diario di bordo"

Cari followers, parte oggi il nostro "Diario di bordo", una rubrichetta quotiana ( o quasi) sui principali fatti della giornata. Commentate, mi raccomando, e buona navigazione a tutti!

Brasile vs USA, La forza della storia

Sarebbe stato troppo bello per essere vero... Il primo tempo fai la partita perfetta, costringi Kakà a giocare come Toni, a non strusciare un pallone, a essere impacciato. Riduci Luis Fabiano a un buon attaccante di serie C e fai a fette la difesa brasiliana come una gonfia torta da mordere più che da mangiare. Non pensi di essere gli Stati Uniti, sei in finale e allora ci provi, fuori la grinta e via al contropiede con Davies e Donovan a disegnare una ripartenza che avrebbe fatto commuovere il buon Arrigo da Fusignano. Chiudi il primo tempo così, con la convinzione di aver annullato il gap che separa 5 mondiali vinti e la storia del calcio dal tuo soccer periferico per vecchi campioni che vogliono ancora qualche milioncino. Esci dallo spogliatoio, dopo che il mister ha provato a dirti di restare calmo perché davanti c'è i Brasile,di rimanere concentrato e soprattutto di correre a perdifiato per togliere gli spazi ai folletti carioca. Torni in campo un pò stanco e un pò presuntuos

Iran,Il cecchino spara sempre due volte

In Iran alcuni giovani stanno provando a mettere in discussione il governo di Ahmadinejad. Un governo distintosi per aver isolato il proprio Paese attraverso una politica estera a dir poco minatoria e per aver fatto regredire la donna a mero strumento in mano degli uomini. I giovani uomini e soprattutto le giovani donne iraniane, che hanno la forza e il coraggio di protestare, non ci stanno più. E' nata così una vera e propria "Onda Verde" che non si riduce a un semplice corteo in sostegno del candidato democratico Moussavi, eliminato "a tavolino" dal duo Ahmadinejad-Khamenei. E' molto di più, è un onda giovane che moralmente sta travolgendo l'arretratezza in cui si tenta di imprigionarla, non è una corsa all'occidentalizzazione, no, è una cavalcata verso la libertà. L'Onda Verde non si doma, ci stanno provando in tutti i modi, ma i giovani vanno avanti, con la solidarietà, con Twitter, con il colore della speranza, un verde forte e vivo. Hanno

Ecco a voi una splendida Escort!

Che razza di giornata

Roma, una sera come le altre. Entro nel supermercato con la solita foga da spesa istantanea, per non perdere tempo, devo correre, correre, correre.... Prendo al volo due cose, mentre penso a quello che dovrò fare dopo. Sto correndo. Arrivo alla cassa, per pagare e uscire in fretta. E' una sera come le altre. La cassiera meccanicamente aiuta i prodotti a scivolare sul lettore ottico. Proprio in quel momento, mentre stavo pagando, sento qualcuno gridare dalla fila accanto: "Te ne devi andare, mi dai fastidio!!! Devi toglierti dalla mia vista, vattene!!" Era una signora, sui sessant'anni, abbaiava rabbiosa, non aveva niente di umano. Era una rabbia insensata. Ce l'aveva con un ragazzo di colore, regolarmente assunto dal supermercato per aiutare le pesone a mettere la roba nelle buste. Un uomo disposto a fare "l'imbustatore" per vivere, con grande dignità, con grande signorilità. La donna continuava a gridare, mentre l'uomo, stupefatto, ascoltava in

Confederations Cup: Piccoli yankees crescono....

Ogni tanto accade. E' la vecchia storia di Davide che aguzza l'ingegno per giustiziare Golia. Succede che una squadra composta da qualche buon giocatore ( vedi Bradley e Altidore ) riesca a sconfiggere la squadra strafavorita, stra-acclamata e alla fine strapazzata. La Spagna, perfetta macchina da guerra roja, forte di una generazione di fenomeni che spadroneggiano in tutta Europa, si compiace nella propria presunzione e sottovaluta un gruppo di yankees non sbracati, ma al contrario coriacei e determinati, come aveva del resto gia' dimostrato il girone di qualificazione di questa Confederations Cup. Gia' , il girone di qualificazione, un punto di forza per il morale statunitense e una terribile trappola per la fierezza iberica. La Spagna ha affrontato una prima fase troppo facile, passeggiando in scioltezza su Nuova Zelanda, Iraq e Sud Africa, non proprio il top del calcio mondiale. E' arrivata a giocare contro gli States come se la finale fosse gia' cosa fatta

Lettera a Catanzaro

Cara Catanzaro, è un po’ di tempo che non ci vediamo. Sì,lo so, non sono stato di parola. Ti avevo promesso che ci saremo rivisti a Natale, poi a Pasqua e invece mi presenterò soltanto nel primo scorcio di agosto, perché, arrogante ed egoista, cercherò di prendere il meglio da te: la stagione estiva. Il ritorno al mare, uno stravolgimento della classica parabola del pescatore che ritorna verso terra, raccogliendo la rete dei ricordi. Ti ho voluto bene sin da subito, mi hai cresciuto tra un vernacolo astuto e la sfrontatezza tipica dei nostri vecchi cinici, quelli che hanno visto tutto e non si sorprendono per niente. Cara Catanzaro, invasa da “Cu tu fa fara?”, “Mò vidimu”, “Jendu videndu” e “Va ricogghiati!”, serrata in alto e snodata tra il Corso delle mille discussioni e una “Bellavista”, quel panorama stupendo e malinconico che ci regali, quando sono le sette d’estate e la brezza ci accarezza, mentre scende una lacrima, inabissata nello splendido mare all’orizzonte. Ogni tanto mi ma

Lettera a 3 citta'

L'estate assume un valore evocativo. Sara' il tempo, troppo bello per durare tutto l'anno, sara' perche' ci si sente liberi di volare con i pensieri e di lasciare alle spalle l'inverno che ha infagottato le nostre idee. Il sole, sbarazzatosi delle nuvole, si tuffa sulle cose, riscalda le emozioni e fa venire voglia di scrivere. Ho deciso di omaggiare tre citta' che mi hanno dato tanto e alle quali sono indissolubilmente legato: Catanzaro, la mia citta', Roma, la citta' che sta cercando di farmi crescere, e New York, il sogno. Iniziero' con una lettera a Catanzaro, perche' e' la piu' difficile e forse la piu' bella da scrivere. A dopo.

Confederations Cup / Italia - Brasile 0 - 3 / Le pagelle

Italia Buffon 5: Prima strombazza ai quattro venti le nostre presunte possibilità di battere il Brasile, la Spagna e di nuovo il Brasile. Ride mentre noi perdiamo 3 a 0 e abbraccia tutti a fine partita, forse pensando alla Costa Smeralda. Non ci siamo. Zambrotta 4,5: Inconsistente e impreciso come non mai Cannavaro 6: E' il più serio nel gruppo, il più maturo. Chiellini 5: Sempre ben assestato sulla mediocrità assoluta, si esalta in alcuni svarioni da brivido. Dossena 5: Crossa più o meno come Molinaro e impreziosisce la sua prova con un goffo autogoal. Montolivo 5: In versione "Chi l'ha visto?". La Sciarelli si dichiara preoccupata.( Dal '1 s.t. Pepe 5,5: Corre molto, ma i piedi non sono assolutamente da nazionale.) De Rossi 5: Affannatissimo, sembra Bordin sul traguardo a Seul 1988. Pirlo 5: Etereo, ottimo per una sfilata off di Armani. Toni 3: Indecente.(Dal '12 s.t. Gilardino 5,5: Almeno è un attaccante) Iaquinta 5: Fuori dal match, meno tonico del solito

"Giornata Verde" : alcuni versi di Hafez ci ricordano la grandezza della cultura persiana

Ero perso con lo sguardo verso il mare. Ero perso con lo sguardo nell'orizzonte, tutto e tutto appariva come uguale; poi ho scoperto una rosa in un angolo di mondo, ho scoperto i suoi colori e la sua disperazione di essere imprigionata fra le spine non l'ho colta ma l'ho protetta con le mie mani, non l'ho colta ma con lei ho condiviso e il profumo e le spine tutte quante. Ah, stenderei il mio cuore come un tappeto sotto i tuoi passi, ma temo per i tuoi piedi le spine di cui lo trafiggi.

Grazie amici, anche da parte di Beppe !

Si è conclusa l'avventura del commissario Tavulli. Sento di dover ringraziare gli amici che hanno partecipato a questo viaggio narrativo(Curzio Malaparte e un Anonimo che conosco molto bene) e, naturalmente, la mia cara Stellamarina. Non è stato facile creare Beppe dal nulla...Girava da un pò di tempo nella mia testa, ma il vostro aiuto mi è servito a dargli un corpo e un'anima. Gli altri personaggi, da Palizzi ad Aldo, sono venuti fuori spontaneamente, quasi di riflesso rispetto a questo commissario brusco e triste che ha animato il mio blog per quasi due settimane. Spero che l'esperienza vi sia piaciuta. Avrà un seguito, promesso. Grazie davvero!

Poliziesco collettivo,12

Quella mattina di giugno il commissario Giuseppe Tavulli, per tutti Beppe, non aveva né la voglia né la pazienza per recarsi al commissariato. Faceva caldo, la gente sembrava morsa dal sole e tutto il mondo si inseguiva inutilmente e disperatamente nel traffico caotico di Roma. I pensieri erano fissi in mente e neanche un caffé al solito bar, da Michele, riusciva a far decollare la giornata. Però doveva farlo, aveva ricevuto una chiamata improvvisa, i suoi uomini avevano bisogno di lui, ancora una volta. In sede lo accolse Palizzi, teso come una corda di violino e pronto a spiegare cosa fosse successo. "Ci sono novità? Come mai sei così agitato?" "Dottore, abbiamo una brutta rogna". "Tanto per cambiare! Avanti, dimmi". "Hanno trovato il corpo di una ragazza". "Dove?" "In una villa a Sabaudia. Sul posto c'è già la volante e la scientifica." "E' stato avvisato il p.m. di turno?" "Si, è il sostituto procura

Poliziesco collettivo,11

Quella mattina di giugno il commissario Giuseppe Tavulli, per tutti Beppe, non aveva né la voglia né la pazienza per recarsi al commissariato. Faceva caldo, la gente sembrava morsa dal sole e tutto il mondo si inseguiva inutilmente e disperatamente nel traffico caotico di Roma. I pensieri erano fissi in mente e neanche un caffé al solito bar, da Michele, riusciva a far decollare la giornata. Però doveva farlo, aveva ricevuto una chiamata improvvisa, i suoi uomini avevano bisogno di lui, ancora una volta. In sede lo accolse Palizzi, teso come una corda di violino e pronto a spiegare cosa fosse successo. "Ci sono novità? Come mai sei così agitato?" "Dottore, abbiamo una brutta rogna". "Tanto per cambiare! Avanti, dimmi". "Hanno trovato il corpo di una ragazza". "Dove?" "In una villa a Sabaudia. Sul posto c'è già la volante e la scientifica." "E' stato avvisato il p.m. di turno?" "Si, è il sostituto procura

Poliziesco collettivo - 10

Quella mattina di giugno il commissario Giuseppe Tavulli, per tutti Beppe, non aveva né la voglia né la pazienza per recarsi al commissariato. Faceva caldo, la gente sembrava morsa dal sole e tutto il mondo si inseguiva inutilmente e disperatamente nel traffico caotico di Roma. I pensieri erano fissi in mente e neanche un caffé al solito bar, da Michele, riusciva a far decollare la giornata. Però doveva farlo, aveva ricevuto una chiamata improvvisa, i suoi uomini avevano bisogno di lui, ancora una volta. In sede lo accolse Palizzi, teso come una corda di violino e pronto a spiegare cosa fosse successo. "Ci sono novità? Come mai sei così agitato?" "Dottore, abbiamo una brutta rogna". "Tanto per cambiare! Avanti, dimmi". "Hanno trovato il corpo di una ragazza". "Dove?" "In una villa a Sabaudia. Sul posto c'è già la volante e la scientifica." "E' stato avvisato il p.m. di turno?" "Si, è il sostituto procura