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Visualizzazione dei post da settembre, 2009

Goals Fiorentina-Liverpool, Largo ai Jovetic!

SerieA Goal, 9+2

Immaginate 9 buoni giocatori che faticano moltissimo in mezzo al campo, corrono, tamponano, rilanciano. 9 giocatori che hanno avuto un'onesta carriera, alcuni quasi sempre in serie A, altri molto spesso in B. Immaginate 9 giocatori tristi negli anni passati, con il sogno di stare in testa alla classifica, il sogno della nazionale, il sogno..... A questi 9 giocatori a un certo punto affiancatene altri 2, per fare una squadra. Uno e' il piu' grande fantasista attuale del calcio italiano, ex testa bollente, adesso ravveduto quasi fosse un carmelitano in tacchetti. L'altro e' il piu' forte centravanti italiano giovane, scartato in fretta e furia da una squadra smaniosa di ingaggiare i vari Osvaldo, Cacia e Castillo. Quei 9 giocatori divengono d'un tratto felici. Uno di loro arriva pure stabilmente in nazionale e scopre di essere bravo ( Palombo). I due maghi aggiunti intanto si affermano indiscutibilmente come il piu' forte duo d'attacco tricolore presen

OIL

Rifiuti tossici nei mari della Calabria

La mafia calabraise est accusée d'avoir coulé des bateaux de déchets toxiques Articolo di Philippe Ridet , pubblicato su "Le Monde" del 25 settembre scorso. Un repenti de la N'dranghetta (la mafia calabraise), un juge teigneux et un robot téléguidé : il a fallu la conjonction de ces trois éléments pour faire remonter à la surface le mystère des bateaux coulés en Méditerranée avec leur chargement de déchets toxiques - pour certains radioactifs. Jusqu'alors, Francesco Fonti, 64 ans, condamné à cinquante ans de prison pour trafic de drogue et devenu "collaborateur de justice" en échange de sa liberté, avait été peu écouté. Son récit détaillé des sabordages de trois navires qu'il aurait effectués en 1992, et de la trentaine d'autres dont il aurait entendu parler, n'avait trouvé qu'un écho circonspect. L'association écologiste Legambiente et les enquêtes de plusieurs journalistes - dont celle d'Ilaria Alpi et Miran Hrovatin, assassiné

G20, i grandi della terra in coro: " Buon compleanno, Sorny!"

Goal Serie A, Napoli milionaria

Spendere un sacco di soldi per comprare giocatori in gran parte deludenti. Spendere, investendo su un allenatore triste prima ancora di scendere in campo. E' tutto così diverso dai "cinepanettoni" allegri, forse fino all'eccesso. De Laurentis inizia ad annusare le difficoltà vere del calcio, di un mercato ingigantito da Marino e dalla stampa locale e di un progetto che si sta rivelando un mezzo flop già a settembre, mese in cui dovrebbe ancora prevalere l'entusiasmo. La partita del Napoli finisce dopo 5 minuti. Eto'o-Milito. Luce spenta. Si potrebbe fischiare la fine. In più arriva pure il goal di Lucio, antipatico per antonomasia. Ad accendere un fiammifero nella caverna pensa il solo Lavezzi, lesto a insaccare la sua proverbiale rete a S.Siro. Donadoni, dimesso e mesto, non sa più che dichiarare. La difesa allestita da lui, e ancor prima creata in fase di mercato da Marino, fa acqua da tutte le parti, sbanda, prende reti imbarazzanti. Il primo tempo è un tir

Quel sangue del Sud versato per il Paese

di Roberto Saviano Vengo da una terra di reduci e combattenti. E l'ennesima strage di soldati non l'accolgo con la sorpresa di chi, davanti a una notizia particolarmente dolorosa e grave, torna a includere una terra lontana come l'Afghanistan nella propria geografia mentale. Per me quel territorio ha sempre fatto parte della mia geografia, geografia di luoghi dove non c'è pace. Gli italiani partiti per laggiù e quelli che restano in Sicilia, in Calabria o in Campania per me fanno in qualche modo parte di una mappa unica, diversa da quella che abbraccia pure Firenze, Torino o Bolzano. Dei ventun soldati italiani caduti in Afghanistan la parte maggiore sono meridionali. Meridionali arruolati nelle loro regioni d'origine, o trasferiti altrove o persino figli di meridionali emigrati. A chi in questi anni dal Nord Italia blaterava sul Sud come di un'appendice necrotizzata di cui liberarsi, oggi, nel silenzio che cade sulle città d'origine di questi uomini dilania

Serie A quarta giornata: Roma Capoccia

Si va, sulle ali della musica. Venditti, nella sua "Roma Capoccia", elogiava la bellezza di Roma "quand'è sera". Vero, Roma di sera è stupenda. La Roma da brutta che era in Svizzera, si fa improvvisamente bella domenica sera, bellissima,forse troppo per non far emergere la complice assenza della Fiorentina, giunta nella capitale con un piglio da gita scolastica di terza media. Gli uomini di Prandelli assistono per 80 minuti al tripudio di Totti nella sua arena, alle incursioni di De Rossi (goal da show - time il terzo) e a un gioco che mette in risalto le lacune caratteriali prima che calcistiche di Riccardo Montolivo. Un esile centrocampista, raccontato come il nuovo Rivera non più di due anni or sono e convocato regolarmente da Lippi, ma mai, dico mai, convincente. De Rossi se lo mangia. La Juve continua la propria corsa, spinta dalla testa dell'ariete Iaquinta e dalle mani di Buffon. Caressa è in delirio durante la telecronaca di Juve- Livorno, ripete,

Ministra brunetta

La Grande Mela a Roma !!

Lettere alle città

Friends, si è concluso il ciclo delle lettere: Catanzaro, Roma, New York. Ho cercato di raccontarle e raccontarmi, spero di esserci riuscito. Perché adesso non scrivete voi una lettera dedicata alla vostra città o al vostro paese? Sarà un modo per capire meglio cos'è quella sensazione, indefinibile a parole, che provate pensando ai luoghi, alla gente, ai paesaggi che amate. L'indirizzo a cui spedirla è sornioneb@hotmail.it Verrà pubblicata immediatamente.

Lettera a New York

Cara New York, in Italia si respira un'aria pesante e allora la mente corre a te, al sogno. Corre alle facce che ti popolano, agli uomini che camminano per le tue strade muti, veloci, uguali. Sembrano dipinti da Magritte, così surreali da essere veri. Penso alle maschere distinte che hai adottato, come i volti dei meridionali seduti ad Arthur Avenue: facce italiane, scavate da sacrifici e da lavori che forse non si possono raccontare. Espressioni vive, che hanno sempre qualcosa da insinuare. Sento il tuo odore, New York, acre, unico. Un odore che sa un pò di senape e un pò di metro, un odore impossibile da "annusare a parole". La televisione passa un film che espone la tua età fertile, gli anni ottanta, nei quali eri casa delle speranze, eri un modello perfetto da esportare. Le pellicole di oggi ti raccontano con grande disillusione, quasi con tristezza. La stessa tristezza che provo a passeggiare a Times Square mentre piove, con le luci che tentano di contrastare la nat

Sorny 1 si veste d'autunno

Sorny 1 dismette i panni estivi, saluta la "stagione calda" e i suoi ricordi. Accoglie l'autunno, colorandosi come le strade che indicano i percorsi di questi mesi. Fuori piove, ma non importa. Con la pioggia e con il sole, Sorny 1 sarà sempre con te.

In - FELTRI - to

Miss Italia 2009: AbraCalabria !

Serie A III giornata: "Con quella faccia un pò così..."

"Con quella faccia un pò così, quell'espressione un pò così che abbiamo noi, prima di andare a Genova"... Le note di Paolo Conte accompagnano Donandoni... Genova, Tagliavento ( un nome da componente di barca più che un arbitro), il Genoa, Gasperini, Mesto che sembra Overmars e tante altre storie intorno. In mezzo un Napoli che piace dal centrocampo in sù, ma che in difesa raggiunge i fasti del duo bianconero Legrottaglie - Molinaro contro il Chelsea a Londra. Le città di mare, che mistero: Napoli piange, non piagnucola per orgoglio, ma è triste, quasi come il coach che la conduce, per un azzardo di Marino e De Laurentis. Donadoni è dimesso, sempre opaco, rassegnato rispetto al fato, un personaggio omerico più che un allenatore, un uomo a cui la vita sembra aver riservato solo bocconi amari. Reja in confronto era Mourinho. Il Genoa è uno squadrone e non sa di esserlo, o forse sì. Impressionano su tutti Criscito ( che la Juve ha ceduto troppo in fretta) e Zapater. Impress

Semenya: quando si dice "una donna con le palle"....

Venezia ricorda Salvatore Samperi: Noemi Malizia!

Qualificazioni Mondiali FIFA. Italia - Bulgaria 2-0. Le pagelle

Italia Buffon 7: E' in forma e si vede. Prodigioso comunque su S. Petrov. Tra autogoals e goal-non goal la nazionale va..... Zambrotta 6,5: Recupera una corsa ormai dimenticata, pensavamo fosse sfiancato, invece la vicinanza di sette juventini e lo stadio di Torino gli fanno rispolverare i fasti in bianconero. Cannavaro 6,5: Molto attento, concentrato, mai impreciso. E' vero che l'attacco bulgaro ricorda piu' il celebre trio di Aldo, Giovanni e Giacomo che un reparto offensivo, pero lui c'e'. Chiellini 6: V. Cannavaro con la pecca pero' di essere sempre troppo aggressivo. Grosso 7: In nazionale sembra Dialma Santos, al Lione gli preferivano persino il massaggiatore nel ruolo di terzino sinistro. Dove sta la verita'? Marchisio 6: Grintoso, tuttavia ancora troppo impreciso. Non so se sia "da titolare" in Nazionale. Per ora accontentiamoci di lui.( Dal '28 s.t. Pepe 5,5: Omonimo del sopravvalutatissimo difensore del Real, li accomuna la scarse

09.09.09 NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE!

Non ti dimenticheremo Mike!

Se ne va uno dei volti più buoni della televisione italiana. Una faccia familiare, uno zio che siamo abituati a vedere di tanto in tanto a pranzo. Lo zio buono che ci racconta sempre le stesse barzellette, non fanno ridere mai, però si ride perché è lui, si ride perché ci fa piacere che sia contento. Protagonista come conduttore persino in un film di Totò: perché era nato conduttore e già negli anni cinquanta in Italia era una celebrità, oscurava Andreotti e imbarazzava la Chiesa. I suoi spettacoli erano la vera grande messa laica, attorno alla quale si riunivano famiglie o gruppi di famiglie, a seconda della disponibilità di un televisore. I nostri genitori evocano con dolcezza quell'Italia buona, in cui si stava gremiti davanti a "Lascia o raddoppia ?", in cui ci si sedeva in casa delle persone più agiate come fosse un cinema: i più piccini davanti e dietro i grandi, le persone alte, affinché tutti vedessero e trascorressero un'ora spensierata. Portava il testimon

La nazionale italiana? Fa Kakhaber....

Gli spari sopra

In Afghanistan si continua a sparare, si spara contro il terrorismo, si spara comunque, si spara anche sui civili. Solite scuse di rito, intanto muoiono bambini, donne, uomini innocenti, vittime di un sistema di potere terroristico oscuro che limita le persone nella loro libertà e soggiogati da un sistema politico di tipo pseudo - democratico ( basti pensare alle elezioni, dall'esito incerto o forse no, dipende da come la pensa Karzai). Il più grande bugiardo d'Italia chiama bugiardi i giornalisti. Mai la parabola del bue e dell'asino si è rivelata più veritiera. Attraverso alcuni sicari mediatici, Sua emittenza ( è uno dei tanti soprannomi con i quali si può colorare il personaggio che ci governa) cerca di uccidere la libertà di informazione. Ci prova in tutti i modi, facendo sparire il trailer di Videocracy o insultando quotidianamente i giornali, rei di voler tentare di dare un'opinione diversa dalla Sua che con estrema violenza si riversa quotidianamnete su di noi a

Festival di Venezia, 4 sale e 1.....Cucinotta

Clima caldo in Libia: GHEDD - AFA!

Juve, colpo Grosso!