
Spendere un sacco di soldi per comprare giocatori in gran parte deludenti.
Spendere, investendo su un allenatore triste prima ancora di scendere in campo.
E' tutto così diverso dai "cinepanettoni" allegri, forse fino all'eccesso.
De Laurentis inizia ad annusare le difficoltà vere del calcio, di un mercato ingigantito da Marino e dalla stampa locale e di un progetto che si sta rivelando un mezzo flop già a settembre, mese in cui dovrebbe ancora prevalere l'entusiasmo.
La partita del Napoli finisce dopo 5 minuti.
Eto'o-Milito.
Luce spenta.
Si potrebbe fischiare la fine.
In più arriva pure il goal di Lucio, antipatico per antonomasia.
Ad accendere un fiammifero nella caverna pensa il solo Lavezzi, lesto a insaccare la sua proverbiale rete a S.Siro.
Donadoni, dimesso e mesto, non sa più che dichiarare.
La difesa allestita da lui, e ancor prima creata in fase di mercato da Marino, fa acqua da tutte le parti, sbanda, prende reti imbarazzanti.
Il primo tempo è un tiro al bersaglio contro De Sanctis.
Maicon, già fenomenale, risulta assolutamente imprendibile.
Fa male perdere così.
Non basta aggrapparsi al goal in fuorigioco di Milito.
Ieri il primo tempo poteva finire 5-0. Di questo Donadoni dovrà rispondere.
Zamparini è il presidente del Palermo.
Forse per questo a Palermo assistiamo a una partita in "formato Venezia".
La palla si ferma sul campo a ogni tiro, servirebbero gli sci d'acqua per giocare in quelle condizioni.
Nonostante tutto il match è frizzante e tecnicamente di buon livello, perché salgono in cattedra due direttori d'orchestra d'eccezione: Totti, splendido il suo colpo di tacco per Brighi, e Miccoli, un genio assoluto che ogni tanto non riesce a esprimersi perché molto lunatico.
Zenga aveva annunciato lo scudetto.
Dopo la pioggia un bel bagno di umiltà non guasterebbe.
L'acqua bagna la Sicilia, ma il Milan affonda a Udine, esplicitando ancora una volta i limiti oggettivi del proprio organico, bollito e appagato.
L'Udinese ha gente molto più motivata e persino Isla, fino a quando un infortunio non interrompe bruscamente la sua partita, sembra Garrincha.
Da segnalare il Parma operaio che va a vincere anche a Roma contro la Lazio e forse è la vera, grandissima, sorpresa di questo campionato.
Occhio al goal di Bojinov.
Come detto in un post precedente, se il bulgaro recupera completamente e Paloschi riesce a esplodere, gli emiliani possono anche sognare la UEFA.
L'importante è mantenere i piedi per terra.
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