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Profumo di derby


E’ arrivato il fischio finale sul campionato, così almeno sembra.
Rocchi ha fischiato tre volte, una in più di quante ne suonasse il celebre postino.
L’Inter ha lo scudetto in freezer, come la carne pregiata che non si vuole buttare, ma alla quale si preferisce il filetto: la Champions.
Qualora la Champions non venisse bene, o magari risultasse un po’ indigesta causa Carletto da Reggiolo, ecco pronto lo scudetto, servito su un letto di polemiche e condito dal protagonismo di Mourinho.
Ieri a San Siro c’è stata una sola squadra in campo, anche in 10, anche in 9.
Milito era più inafferrabile di Lupin e le punte milaniste venivano imbrigliate dal duo di mastini sudamericani che l’Inter piazza in difesa.
Per quest’anno è finita, amici.

P.S. – Vendola ha trionfato in Puglia, sovvertendo le previsioni da apparato che volevano IL CANDIDATO di palazzo “libero” di rappresentare il centro-sinistra in Puglia.
Vendola ha vinto perché è una persona di valore e perché crede nei giovani.
Vendola ha vinto il suo derby, dominando, come l’Inter.
Tutti i Machiavelli in salsa nostrana sono pregati di imparare la lezione e di meditare, molto, ma molto, sui regali fatti a Berlusconi nel corso di 16, lunghissimi, anni.

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