
E la chiamano estate.....
Viene alla mente il vecchio Bruno Martino e la sua canzone lenta e romantica come l'Italia di quei tempi....
Oggi l'estate nel nostro Paese è ben altro: grandine, pioggia, Roma allagata e la sensazione di aver abbondantemente superato la Manica.
E' da circa quindici giorni infatti che l'estate è un pò remissiva, timida, preferisce lasciar spazio a un clima londinese, storicamente anomalo per l'Italia, ma da qualche anno quasi una spiacevole abitudine.
Questi "chicchi" di grandine, grossi come sassi, martoriano le povere auto parcheggiate, che si lamentano lanciando stridule urla di allarmi non collaudati.
Sparisce il sole, risucchiato da nubi grigie e il Colosseo si sente avvolto come il Big Ben.
Viene da pensare che gli appelli sulla salvaguardia del nostro ecosistema non siano tanto vani, che forse stiamo maltrattando troppo la sfera nella quale viviamo.
La terra sembra al collasso, Al Gore lo dice da anni e da un pò di tempo anche il principe Carlo si interessa al tema, tediato da altre vicende e immerso nel suo nuovo passatempo di eco-predicatore.
Il nostro consumo di energia è smodato, abusiamo di riscaldamenti in inverno e sistemi di climatizzazione d'estate, a Roma ci sono più macchine che persone e se ci aggiungiamo una scorreggia a testa il quadro è davvero drammatico.
Mangiamo di meno, passeggiamo di più, illuminiamoci di meno ( per parafrasare una geniale campagna pubblicitaria che fa il verso ad Ungaretti).
Save the Earth!
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