
La valanga di acqua e fango che ha travolto centinaia di persone nel messinese ci riconduce con inumana potenza al dramma del Mezzogiorno d'Italia, avvinghiato nel fango dell'abusivismo edilizio professato come religione amministrativa.
Campania, Calabria e Sicilia sono deturpate, affogate dal cemento di burro innalzato da amministrazioni spregiudicate, spesso di qualunque colore politico.
Basta visitare alcune zone di Catanzaro, di Caserta, di Agrigento, per capire il perché di una tragedia come quella che, in questi giorni, ha profondamente ferito una delle zone più generose e coraggiose d'Italia.
Un perché fatto di soldi facili pretesi da costruttori spalleggiati dalla mafia( 'Ndrangheta, Camorra o proprio Mafia, forse responsabile dell'accaduto ancor più della natura).
Un perché fatto di amministratori conniventi che hanno intascato a più riprese tangenti per "chiudere un occhio", "fare un favore" o "dare una mano".
Espressioni bonarie, da "amici".
Espressioni che hanno suggellato la condanna a morte di persone ignare.
Persone semplici che hanno vissuto laddove hanno potuto , laddove hanno trovato una casa in cui abitare, magari a poco prezzo, nelle periferie o nei paesi che circondando città deturpate.
Queste periferie, questi paesi, crollano appena la natura esprime le proprie ineluttabili sollecitazioni.
Che sia il terremoto a L'Aquila o la pioggia incessante nel messinese o gli alluvioni in Calabria, poco cambia.
Una parte consistente dell'Italia è costruita fuori norma, abusivamente, in aree in cui non potrebbe neanche essere concepita una costruzione.
Osare l'inosabile.
Per "i picciuli", "i dinari", "e sord'" (a seconda dei vari dialetti che in coro accompagnano gli scempi abusivi).
Quando avvengono catastrofi di questa portata, la tendenza è quella di stringersi intorno all'evento, di fare squadra per ricostruire, dopo che è stato tutto distrutto.
Magari a ricostruire saranno gli stessi che già avevano prodotto ciò che è crollato.
E' un circolo perverso: la ricostruzione affidata agli stessi "amici" che hanno fatto morire persone nel sonno.
Hanno fatto morire anziani impossibilitati alla fuga.
Le responsabilità verranno accertate sommariamente.
A prevalere sarà la solita retorica del giorno dopo.
Ha vinto il fango dunque? Purtroppo, e mi viene da piangere, in un Paese di merda forse sì.
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