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L'Inter vola spedita verso il prossimo scudetto, la Juve arranca fumosamente dietro, la Sampdoria delizia con le giocate di Cassano.
E il Milan cosa fa?
Riscopre Alessandro Nesta.
Un predestinato, nato a Roma nel 1976, e annunciato ancora bambino come il nuovo Baresi.
Nesta, nonostante gli infortuni che ne hanno martoriato la carriera , e' sempre stato uno dei piu' forti difensori del mondo.
Della storia si direbbe, se la sorte beffarda non lo avesse ingannato puntualmente durante i 3 mondiali ai quali ha partecipato.
E' un difensore fuori dal comune, perche' abbina a un fisico solidissmo una qualita' impressionante con i piedi e un senso della posizione rarissimo.
Superarlo e' quasi impossibile quando sta bene, ci sono riusciti solo il super Ronaldinho in versione Barca e un ispiratissimo Montella in un derby in cui "l'Aeroplanino" ne fece 4.
E' difficile ricordare un errore di Nesta in campo, e' impossibile ricordarne uno fuori dal campo.
E' sempre stato un ragazzo pacato, serio, molto lontano da marcatori sponsorizzatissimi, ma neanche lontanamente vicini a lui per abilita'.
A 33 si riscopre bomber da "zona Cesarini" e il Milan va, con un "fattore C" che ricorda quello di Zaccheroni.
La Juve non gioca, butta palloni a casaccio, Amauri leva le castagne dal fuoco, ma i problemi ci sono e sono davvero tanti.
La squadra ricorda quella di Ranieri: piccolo particolare, in estate sono stati spesi tantissimi soldi.
Solo il Real ha investito piu' della Juve, ognuno deve assumersi le sue responsabilita'.
Ranieri non sara' Herrera ( come dimostra anche la figuraccia della Roma "alla livornese"), ma anche Ferrara....
L'Inter si diceva, e' sempre li', solidissima, vince.
Anche quest'anno la trippa per gli altri gatti sembra davvero poca.
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