
C'e' una squadra in serie A con un passato, neanche troppo remoto, molto glorioso.
Una squadra che ha visto militare tra le proprie fila giocatori come Nedved, Nesta, Signori e che adesso si deve accontentare di Mauri e Diakite.
Una squadra che avrebbe anche adesso alcuni giocatori di qualita', ma che per mille motivi li tiene fuori.
Una squadra che attualmente puo' contare quindi solo su un fenomenale dribblomane argentino e su un terzino serbo forte, potenzialmente fortissimo, ma ancora troppo acerbo.
Gli altri nove sono generosi portatori d'acqua che si sbattono, ma non riescono a cavare un ragno dal buco.
Povera Lazio, ridotta a sentire nuovamente tessere le lodi di Totti, dell'immarcescibile motivo di esaltazione della curva giallorossa.
A Roma il calcio e' molto di piu' di uno sport, e' un'occasione per dare un senso alla giornata, per essere fieri di appartenere all'una o all'altra squadra, a seconda delle alterne fortune.
I biancocelesti rischiano la retrocessione, vivono un periodaccio.
Ballardini non sa piu' a cosa appellarsi, Lotito pensa a far cassa e i separati in casa, Pandev e Ledesma, agitano gli animi di tifosi e compagni.
Si diceva di Totti, invece.
Non ha le ginocchia a posto ormai da almeno 4 anni, pero' in compenso sembra avere una bacchetta "Maggica".
Gioca lui e la Roma diventa una squadra, riesce a imporsi sugli avversari nonostante Ranieri.
Senza Totti e' come gli U2 senza Bono, praticamente nulla.
Calcio e musica: da primo violino il goal di Pato.
Il papero sta tenendo a galla questo pazzo, pazzissimo Milan.
Si potra' dire quel che si vuole, ma i rossoneri fanno divertire.
Prendono un goal da Lazzari, vero, ma niente di male.
La Juve ne prese due quando Lazzari aveva da poco superato la prima infanzia.
I bianconeri procedono in maniera piuttosto grigia, mentre l'Inter va a vele spiegate.
Attenzione pero', nulla nel calcio e' ovvio.
Vi sareste mai aspettati il Parma lassu'?
Forse si'....
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