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4 bassotti per 1 danese


Occorre rifarsi al titolo di un glorioso film della Disney per descrivere la situazione da commedia in cui è finita la povera, Vecchia Signora.
4 bassotti, perché nani da dirigenza ( vi risparmio i nomi), hanno ripetutamente sbagliato le scelte di mercato bianconere.
Il fiore all'occhiello di questa faraonica contro-campagna?
Un finto mastino danese( Poulsen), riserva di Maresca al Siviglia, rivelatosi ancora più inconsistente di quanto preventivato.
Insieme a Poulsen i quattro bassotti si possono fregiare della scelta di uno che fa il "portoghese" in campo, Tiago (nel senso che sembra imbucato in squadra abusivamente), Andrade, un altro lusitano a pezzi, Knezevic, glorioso terzino del Livorno e Molinaro, cognome da Sambuca e attenzione in difesa da tasso alcolemico ben oltre il limite.
La dirigenza inoltre ha il merito storico di aver assunto come allenatore una vecchia gloria della Juve che non ha mai allenato neanche una compagine parrocchiale.
Così la "Old Lady", come amano con rispetto definirla ancora oltremanica, prende schiaffi in casa persino dal Catania, con Izco a fare la parte di Zidane e il pubblico raggelato dalla mediocrità bianconera.
Naturalmente incurante di tutto ciò, l'Inter procede a gonfie vele, padrona del campionato più che mai.
Sembra anche generosa: regala per Natale a Blanc & co. ben 9 punti di distacco, un'enormità a dicembre.
Ranieri, punzecchiato dai giornalisti, dichiara di essere stato esonerato per molto meno.
L'impressione è che Ferrara debba restare a tutti i costi....almeno fino a giugno, per scaldare la panchina a Lippi, il "deus ex machina" a cui si affida l'ennesima ipotetica rinascita bianconera.
Resta una stagione già fallimentare, cinque mesi prima che i giochi per le squadre di club siano conclusi.
Alla nazionale, guidata proprio da Lippi, la Juve lascia invece in eredità quel che resta di Cannavaro, la controfigura di Grosso, un italo-argentino di cartapesta e un (quasi) italo-brasiliano che segna meno di Plasmati.
Non c'è che dire un bel capolavoro Signor Blanc.
Sarebbe come far diventare in quattro anni il Roland Garros un torneo di tennis condominiale.
Parlo di Roland Garros perché il signor Blanc se ne intende.
Insomma per capirci, sarebbe come far diventare un organizzatore di manifestazioni tennistiche il presidente della squadra più blasonata del calcio italiano...OPS!!!

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