
Sorny 1 difende la libertà di espressione e di dissenso e ammira il coraggio del Comitato di assegnazione del Nobel per la Pace che quest'anno ha deciso di premiare Liù Xiaobo, squarciando il velo delle ipocrisie mondiali sulla Cina.
"La Cina ha mostrato al mondo che un'economia di mercato gestita da un governo autoritario può raggiungere una crescita economica rapida e intensa.
Esiste, tuttavia, un costo enorme di cui nessun cinese può parlare: l'ingiustizia radicata nel programma di riforma economica nazionale. Questo programma economico permette a pochi privilegiati di beneficiare delle proprietà dello stato, che sono proprietà del popolo solo di nome.
E' noto a tutti che per sostenere questo sistema il governo deve mantenere un apparato di controllo autoritario sulla giustizia, sull'educazione e sull'informazione. Un apparato di sicurezza sempre più forte che mette a tacere le critiche e impedisce ai cinesi l'accesso alle informazioni via internet.
La debolezza di una politica simile, tuttavia, è che, per quanto elevate siano le risorse mobilitate per sostenerlo, questo sistema resta molto fragile dal punto di vista morale. Liù Xiaobo non ha mai rinunciato a sottolineare queste ingiustizie protestando contro la mancanza di diritti umani in Cina"
(Bao Pu su "Asia Sentinel", pubblicato in Italia da Internazionale)
sei un grande
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