
Il libro si legge benissimo, la seconda parte tutta d'un fiato.Mi è piaciuto da morire il finale alla "Inception", alla "The Others", alla "Il sesto senso".
Le ultime pagine mi hanno preso tantissimo e alla fine ho chiuso il libro con una grossa risata. La narrazione è efficace e per niente ridondante. Se posso esprimere un'osservazione, non tanto una critica quanto un suggerimento per far meglio, perfezionerei il narratore.
Il tuo libro è un libro, secondo me, da narratore onnisciente popolare (vedi Verga). E' quello a cui miri, si vede dai commenti e dal sottinteso 'si dice' sotto alla descrizione di ogni personaggio. Però manca una totale identificazione nel 'si dice' popolare, e il narratore risulta molto spesso onnisciente, e, mi pare, a volte si confonde con la prospettiva di Italo, che pure deve essere descritto.
Nei suoi atti, nei suoi pensieri, ma anche nel suo modo di vedere il mondo.Quindi l'inetto sveviano è indolente ma vede anche il mondo unicamente attraverso la sua indolenza. Il narratore non può intervenire con le sue descrizioni e i suoi approfondimenti su personaggi che lo stesso Lancetti non vedrebbe allo stesso modo e con tale dettaglio.
Se invece vuoi dare un'impronta più realistica e verghiana (non voglio dire verista), allora l'ottica del singolo (Lancetti, in questo caso) scompare nel magma delle opinioni comuni, e il risultato è che nessun personaggio svetta sugli altri. Tutti sono presentati dal 'si dice'.
Il lettore non osserva attraverso l'ottica di nessuno di loro.Tu hai creato e hai bene in mente i personaggi che descrivi. Ma o li fai descrivere a Lancini, o li descrivi come narratore onnisciente.
Un mix tra le due cose, che mi pare ci sia nel libro, porta a delle discontinuità nella narrazione, in particolare quando introduci un personaggio, con delle parentesi molto evidenti.Detto questo, devo farti i miei complimenti. Davvero un bel libro e scritto bene.
E spero che le mie osservazioni ti siano utili. Un libro che stimola pensieri, curiosità e osservazioni non può che essere un bel libro!...il meglio deve ancora venire...
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