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Architettura. Disegno. Modello


Martedì 17 maggio 2011 alle ore 18 al MAXXI B.A.S.E. - Roma (via Guido Reni 4/A) verrà presentato il volume “Architettura. Disegno. Modello. Verso un archivio digitale dell’opera di maestri del XX secolo”, a cura di Piero Albisinni e Laura De Carlo,
pubblicato per i tipi della Gangemi Editore.

Il volume raccoglie le considerazioni e le ricerche che hanno fatto da riferimento teorico-operativo a esperienze indirizzate prevalentemente al rinnovamento della didattica della rappresentazione dell’architettura. È ormai un dato da tempo accertato che il digitale ha quasi del tutto soppiantato le tradizionali pratiche del disegno nel processo di elaborazione del progetto di architettura. Ma non è altrettanto definito il suo ruolo nella didattica della rappresentazione, non solo per lo studio dei modelli geometrici, ma anche per l’analisi dei modelli architettonici così come si possono costruire sulla base dello studio degli elaborati di progetto. Le sperimentazioni didattiche condotte negli ultimi anni su casi di studio emblematici hanno permesso di mettere a punto una strategia coerente con l’intenzione di rivedere, alla luce delle continue innovazioni indotte dal digitale, gli statuti disciplinari del rapporto disegno/progetto. Per l’approfondimento del rapporto oggi sempre più stretto della rappresentazione con la pratica del progetto è stato determinante esaminare, a scopo esemplificativo, l’operatività progettuale di alcuni fra i principali interpreti del rinnovamento del linguaggio architettonico in Italia a cavallo degli anni Sessanta e Settanta del Novecento.

Interverranno alla presentazione:
Piero Albisinni, Andrea Aleardi, Laura De Carlo, Margherita Guccione, Franco Purini.

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Die Giftschiffe der kalabrischen Mafia

(Si ringrazia il blogger Francesco Dotti per aver cortesemente concesso l'utilizzo di questa splendida vignetta, da lui ideata e disegnata. Cliccate qui per visitare il suo blog). Jörg Bremer Artikel entnommen Frankfurter Allgemeine Zeitung Die „Cursky“ hätte der erste Beweis sein sollen, nun geht es um die „Rigel“. Sie soll voll beladen mit Giftmüll in den Tiefen des Tyrrhenischen Meers vor der süditalienischen Region Kalabrien liegen, versenkt von der Mafia. Die soll das mit etwa in den achtziger und neunziger Jahren mit mehr als 30 Schiffen gemacht und dabei gleich mehrfach verdient haben: Sie kassierte für den Transport und die angebliche Entsorgung des Giftmülls und dann die Versicherungssumme für das untergegangene Schiff. Die „Cursky“ wurde nicht gefunden, obwohl ein Kronzeuge aus der Mafia die Koordinaten angegeben hat, an denen er das Schiff 1992 selbst versenkt haben will. An der angegebenen Stelle in etwa 490 Meter Tiefe auf dem Grund vor der Bucht von Cetrar