Passa ai contenuti principali

Disoccupazione giovanile, 29,6%: è nuovo record


l’Istat registra un aumento di 21 mila persone under 25 senza lavoro. Per le giovani donne del Mezzogiorno il tasso schizza al 46%. Cgil: pericolosissima recessione occupazionale. Cisl e Uil: riforma dell’apprendistato
04/07/2011
ROMA - La disoccupazione giovanile fa segnare un nuovo record: la quota di ‘under 25’ alla ricerca di un posto di lavoro sale al 29,6% nei primi tre mesi del 2011, non era mai stata così alta nei corrispondenti trimestri, a partire dall’inizio delle serie storiche del 2004. E il dato peggiora se si guarda alle donne tra i 15 e i 24 anni del Mezzogiorno, con il tasso che schizza al 46,1%. Quindi se, complessivamente, nel Paese è quasi un giovane su tre a restare a casa, nel Sud non trova lavoro circa una giovane ogni due. La fotografia scattata dall’Istat su gennaio - marzo mantiene, però, una nota positiva. La quota totale di senza lavoro cala all’8,6% dal 9,1% dello stesso periodo dello scorso anno.
Saltando a maggio il quadro cambia. L’Istituto di statistica indica, infatti, in base a stime provvisorie (su dati destagionalizzati), un tasso all’8,1%, in aumento rispetto ad aprile di 0,1 punti. Continuano, quindi, le oscillazioni intorno all’8%, con il numero delle persone alla ricerca di un impiego che torna sopra la soglia dei 2 milioni (+17 mila in un mese).
In parallelo, sul fronte occupazione, l’Istat registra un aumento di 21 mila unità. A riguardo, i tecnici dell’Istat fanno notare come nell’ultimo periodo l’occupazione abbia certamente smesso di scendere, ma non abbia ancora trovato una forte spinta propulsiva. A destare più attenzione è la questione giovani, con la quota dei senza posto di nuovo in rialzo (28,9%). L’Eurostat stima una disoccupazione stabile al 9,9% nel’Ue (20% per giovani).
Tornando al primo trimestre, diverse sono le novità. Per la prima volta dall’inizio del 2008 il numero dei disoccupati segna un calo annuo (-5,2% pari a 118 mila unità). Guardando ai settori, dopo una caduta durata oltre tre anni, inizia a recuperare anche l’occupazione nell’industria. Inoltre, tornano a crescere gli impiegati a tempo pieno, anche se non si ferma l’aumento del part-time involontario.
L’Istat sottolinea il rallentamento della discesa dei lavoratori con contratto indeterminato, mentre prosegue il rialzo annuo del numero di dipendenti a termine. Tra i punti che ormai caratterizzano da tempo il mercato del lavoro, si riscontra l’ampliamento della schiera degli inattivi (quasi 15 milioni), coloro che non hanno e non cercano un posto, tra cui i cosiddetti scoraggiati. In particolare, il tasso di inattività tra gli under 25 raggiunge quota 72,1%. Sale l’incidenza della disoccupazione di lunga durata (49,4%).
I sindacati commentano con preoccupazione i dati, la Cgil parla di “pericolosissima recessione occupazionale”, mentre Cisl e Uil invitano ad accelerare la riforma dell’apprendistato.

(Fonte: voce.com)

Commenti

Post popolari in questo blog

Die Giftschiffe der kalabrischen Mafia

(Si ringrazia il blogger Francesco Dotti per aver cortesemente concesso l'utilizzo di questa splendida vignetta, da lui ideata e disegnata. Cliccate qui per visitare il suo blog). Jörg Bremer Artikel entnommen Frankfurter Allgemeine Zeitung Die „Cursky“ hätte der erste Beweis sein sollen, nun geht es um die „Rigel“. Sie soll voll beladen mit Giftmüll in den Tiefen des Tyrrhenischen Meers vor der süditalienischen Region Kalabrien liegen, versenkt von der Mafia. Die soll das mit etwa in den achtziger und neunziger Jahren mit mehr als 30 Schiffen gemacht und dabei gleich mehrfach verdient haben: Sie kassierte für den Transport und die angebliche Entsorgung des Giftmülls und dann die Versicherungssumme für das untergegangene Schiff. Die „Cursky“ wurde nicht gefunden, obwohl ein Kronzeuge aus der Mafia die Koordinaten angegeben hat, an denen er das Schiff 1992 selbst versenkt haben will. An der angegebenen Stelle in etwa 490 Meter Tiefe auf dem Grund vor der Bucht von Cetrar