Passa ai contenuti principali

Grazie al ca...ldo!

Pomeriggio di inizio luglio, il rumore del condizionatore spezza la ripetitività di una scopa strascicata in un cortile.
Fa caldo, è quel che dicono tutti pur di parlare di qualcosa.
Strano, si tende ad affermare continuamente l'evidenza, anche percettiva.
E' chiaro, fa caldo, non è una novità a luglio.
Però fa caldo.
"Che caldo che fa!" o addirittura "Si muore dal caldo!".
La freddezza delle relazioni interpersonali viene così mitigata dal comodo caldo, spendibile proprio quando il gelo si manifesta, glaciale, nei rapporti.
Quindi fa caldo, facciamo finta che non sia luglio.
Fa caldo a dicembre allora. No, a dicembre fa freddo.
Si dirà "Che freddo!" o addirittura "Si muore di freddo!".
Il luogo comune delle mezze stagioni è dietro l'angolo, ma mai nome mi è sembrato più adatto di "condizionatore" per indicare un oggetto che dovrebbe rinfrescare e far passare questa sensazione di caldo.
Condizionatore di mode e costumi, condizionatore di una società così condizionata da utilizzare il caldo per scongerlarsi.
Quanti condizionamenti!
E intanto il tempo, in senso fisico, passa e se ne va.
Rimaniamo noi, a sentire caldo, freddo, con stati d'animo tiepidi a far veglia sulla banalità.

Sorny1

Commenti

Post popolari in questo blog

Cyrano, in amore ci vuole naso. Una sera all'Institut Français - Centre Saint-Louis di Roma.

Giovedì 7 dicembre sono stato all ’ INSTITUT  FRANÇAIS - CENTRE SAINT-LOUIS  di Roma per assistere a uno straordinario spettacolo di teatro filmato.  Nell'ambito de "L a Comédie Française al cinema", è stata proposta la rappresentazione del "Cyrano di Bergerac" di Rostand, per la regia di  Denis  Podalydès . Lo spettacolo è stato rappresentato a Parigi nel luglio scorso ed è stato interamente filmato con un'eccellente qualità audio/video e diversi inserti del "dietro le quinte" che hanno impreziosito il racconto dell'opera. Il prestigioso centro culturale francese si trova a due passi dal Senato della Repubblica, nel cuore della capitale, e ti accoglie subito con una biblioteca bella, vivace e ricca di testi della letteratura e del giornalismo francese. Ma è al piano di sotto che si apre un mondo: un meraviglioso spazio espositivo conduce al teatro e alla confortevole sala cinematografica in cui si è tenuta la proiezione. Il Cyrano è...

Garibaldina e leghista, la doppia vita di Bergamo

DA LASTAMPA.IT In provincia di Bergamo la Lega è il primo partito, e allo stadio s’è visto più volte questo striscione: «Bergamo nazione, il resto è meridione». Eppure oggi Bergamo accoglierà il presidente Giorgio Napolitano tutta vestita di tricolore, e sarà una grande festa dell’Unità d’Italia. Il sindaco Franco Tentorio (ex Msi ed ex An) ha chiesto ai cittadini di esporre la bandiera e Napolitano vedrà solo tre colori - il bianco, il rosso e il verde - lungo tutto il percorso del suo corteo: le vie Autostrada, Carnovali, Don Bosco, Bonomelli, Papa Giovanni XXIII, Porta Nuova, Sentierone, piazza Matteotti, largo Gavazzeni, via Tasso. Drappi tricolori hanno già avvolto le colonne dei Propilei, Porta San Giacomo, le Mura venete. Com’è possibile? Dove sono i «trecentomila bergamaschi pronti a imbracciare i fucili per la secessione», come minacciava Bossi? Come mai dal profondo Nord arriverà oggi un anticipo della grande festa per il centocinquantenario dell’Unità? È che Bergamo nel pro...

Die Giftschiffe der kalabrischen Mafia

(Si ringrazia il blogger Francesco Dotti per aver cortesemente concesso l'utilizzo di questa splendida vignetta, da lui ideata e disegnata. Cliccate qui per visitare il suo blog). Jörg Bremer Artikel entnommen Frankfurter Allgemeine Zeitung Die „Cursky“ hätte der erste Beweis sein sollen, nun geht es um die „Rigel“. Sie soll voll beladen mit Giftmüll in den Tiefen des Tyrrhenischen Meers vor der süditalienischen Region Kalabrien liegen, versenkt von der Mafia. Die soll das mit etwa in den achtziger und neunziger Jahren mit mehr als 30 Schiffen gemacht und dabei gleich mehrfach verdient haben: Sie kassierte für den Transport und die angebliche Entsorgung des Giftmülls und dann die Versicherungssumme für das untergegangene Schiff. Die „Cursky“ wurde nicht gefunden, obwohl ein Kronzeuge aus der Mafia die Koordinaten angegeben hat, an denen er das Schiff 1992 selbst versenkt haben will. An der angegebenen Stelle in etwa 490 Meter Tiefe auf dem Grund vor der Bucht von Cetrar...