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Life on Mars

Chissà se su Marte ci sono le stagioni.
Neanche qui sulla terra, perlomeno in Italia, perlomeno a Roma.
Mentre scrivo piove, il cielo mi aveva ingannato stamattina.
C'era il sole, aveva voglia di uscire, di star fuori.
Poi la mamma pioggia lo ha richiamato dal cortile, gli ha detto:"Basta giocare!"
E il sole, controvoglia, ha dovuto smettere.
Adesso bersaglia fiera i vetri delle macchine, la pioggia.
Forse stenterà prima o poi, convinta che non sia più la sua stagione.

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Die Giftschiffe der kalabrischen Mafia

(Si ringrazia il blogger Francesco Dotti per aver cortesemente concesso l'utilizzo di questa splendida vignetta, da lui ideata e disegnata. Cliccate qui per visitare il suo blog). Jörg Bremer Artikel entnommen Frankfurter Allgemeine Zeitung Die „Cursky“ hätte der erste Beweis sein sollen, nun geht es um die „Rigel“. Sie soll voll beladen mit Giftmüll in den Tiefen des Tyrrhenischen Meers vor der süditalienischen Region Kalabrien liegen, versenkt von der Mafia. Die soll das mit etwa in den achtziger und neunziger Jahren mit mehr als 30 Schiffen gemacht und dabei gleich mehrfach verdient haben: Sie kassierte für den Transport und die angebliche Entsorgung des Giftmülls und dann die Versicherungssumme für das untergegangene Schiff. Die „Cursky“ wurde nicht gefunden, obwohl ein Kronzeuge aus der Mafia die Koordinaten angegeben hat, an denen er das Schiff 1992 selbst versenkt haben will. An der angegebenen Stelle in etwa 490 Meter Tiefe auf dem Grund vor der Bucht von Cetrar