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DOMENICO LANCIANO, CINQUANTA ANNI DI IMPEGNO GIORNALISTICO

Ha appena compiuto ufficialmente cinquanta anni l’impegno giornalistico di Domenico Lanciano, classe 1950, originario di Badolato (Catanzaro), ma dal 1988 domiciliato in Agnone (Isernia). Anche se egli ha sempre considerato il padre Bruno primo maestro di giornalismo (per averlo introdotto fin da bambino nel commento critico delle notizie di radio e carta stampata dalla seconda metà degli anni cinquanta) bisogna ritenere i mesi di aprile-maggio 1961 come inizio effettivo dell’attività giornalistica vera e propria. Infatti, frequentando la quinta elementare in Badolato Marina, Domenico Lanciano ricevette dal direttore didattico l’incarico di fare un giornale scolastico che, ispirato ai cento anni dell’Unità d’Italia, potesse essere esposto alla consultazione dei visitatori durante la mostra scolastica per tutto il seguente mese di giugno. Avvalendosi di una redazione, formata da alcuni compagni di classe, e persino di un disegnatore (Vincenzo Piperissa, attuale vice sindaco di Badolato ed ex sindaco dal 1987), Lanciano ha diretto e realizzato, a colori e in forma manoscritta, il suo primo giornale. Sono seguiti altri tipi di giornali da lui stesso ideati e diretti,  ad esempio “K su K” con il ciclostile, e poi durante gli anni della scuola media con stampa tipografica.

A quindici anni, nell’aprile 1965 è divenuto  corrispondente da Badolato  de “Il Messaggero” e vice corrispondente de “Il Tempo”, entrambi quotidiani di Roma allora assai diffusi pure in Calabria. Durante il periodo universitario, negli anni settanta, ha collaborato con “Il Giornale di Calabria”, con la “Tribuna del Mezzogiorno”, con “Sentiero Calabro”, con le prime radio private e con alcuni periodici romani. Tale sempre forte impegno giornalistico influì in modo assai determinante nella scelta dell’argomento della sua tesi di laurea in sociologia “Evoluzioni delle caratteristiche socio-economiche di Badolato nel dopoguerra” che prese tre anni di assidue ed approfondite ricerche sul campo, con oltre 300 interviste fonografiche e quasi 4.500 fotografie sociali, sintetizzate in tre grossi volumi. Ha proseguito l’attività d’informazione e di inchiesta con “Mondo Roma”, “L’Eco dell’Alto Molise” e con l’agenzia foto-giornalistica romana “De Pietro International Photos”. Nel 1980-81 ha collaborato con il capo-redattore del GR1 Rai Francesco Arcà in numerose inchieste per il quotidiano romano “Paese Sera” e che sono poi confluite nel volume “Mafia, Camorra e ‘Ndrangheta” edito nel 1982.

Ma il suo capolavoro giornalistico fu la vicenda “Badolato paese in vendita” da lui stesso ideata e lanciata a livelli soprattutto internazionali nel periodo 1986-88, trovandosi a gestire numerosi rapporti con giornalisti e troupes radio-televisive provenienti da ogni parte del mondo e con la partecipazione in circa quaranta trasmissioni Rai, oltre alla collaborazione diretta con TV e giornali italiani ed esteri. Un’esperienza assai importante e tanto ricca di eventi che fece dire a Pino Nano (oggi capo-redattore della sede Rai di Cosenza) “Tu hai fatto qualcosa che nemmeno un giornalista professionista riesce a fare”.

Trasferitosi definitivamente in Molise nell’autunno 1988, Domenico Lanciano ha sempre voluto comunque tenere legàmi di collaborazione gratuita con la stampa calabrese, come ad esempio Il piccolissimo,  Oggi Sud, Filorosso,  Gazzetta del Sud, Jonio Star, La Radice, Il Domani della Calabria, Il Quotidiano della Calabria, Calabria, Calabria Sconosciuta, Calabria Letteraria, La Provincia KR, Cultura Calabrese, Punto & @ Capo, www.gilbotulino.it e altri giornali internet. Nel 1994 il Molise lo ha reso giornalista-pubblicista iscritto all’Albo, dopo aver tenuto per alcuni anni un’intera pagina come redattore del settimanale “Corriere del Molise”. Ha poi svolto “volontariato giornalistico” con quotidiani e altri periodici come Kamastra, Nuovo Oggi Molise, Il Tempo Molise, Il Quotidiano del Molise, Le Libertà, Il Sannio, La Gazzetta del Molise, Primo Piano Molise,  Perché?, Le voci della montagna, Radio Agnone Uno, Radio Rama, Radio Idea Molise, Teletrigno, Teleregione Molise, Teleisernia. Dall’anno 2000, con l’insegna dell’associazione culturale “Università delle Generazioni” (quasi una piccola agenzia stampa), invia molto frequentemente comunicati su vari argomenti sociali, pubblicati da numerose testate in cartaceo, in internet e radio-tv italiane ed estere, spesso in modo assai lusinghiero, creando a volte “piccoli casi giornalistici”.

Domenico Lanciano affianca con la pubblicazione di libri la sua intensa attività di “volontariato giornalistico” prevalentemente a favore del territorio di origine e di domicilio, ma anche per il progresso della società civile. Infatti, finora ha dato alle stampe  “Gemme di Giovinezza” (volumetto di poesie edito nel 1967), “Lettere al Futuro” (1990), “Un futuro per l’Alto Molise” (1990), “Prima del Silenzio” (1995), “Villacanale il paese delle regine” (1996), “Libro-Monumento per i miei Genitori” (2007, in sette volumi). Attualmente sta lavorando al libro su “Badolato paese in vendita in Italia”.

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