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Serie A, prima giornata: "Viva Zapater!"


E' iniziato il megarito collettivo che ci terrà impegnati sino a maggio.
L'anno prossimo ci sranno pure i Mondiali....Scorpacciata di calcio, attenti a non fare indigestione.
Il campionato ci regala da subito alcune certezze e alcune sorprese non da poco.

Certezze:

1) La Juve è molto più solida dello scorso anno e pare aver trovato una parvenza di gioco. A dettare un pò di stile e poesia al prosaico centrocampo bianconero è un giovanotto brasiliano dai piedi d'oro. Se rimarrà integro per tutta la stagione...nulla è proibito.
Altra grande certezza è il sempre presente Vincenzone Iaquinta. Il ragazzo si sbatte, segna, e conferma di essere un giocatore importante.

2) Il Bari, a dispetto dell'avvicendamento in panchina, resta una squadra molto frizzante, composta da giocatori che buttano il cuore ben al di là dell'ostacolo, fino a sorprendere persino la multinazionale interista.

3) Il Genoa è davvero la grossa realtà che ci si aspettava. Qust'anno giocare a "Marassi" sarà ancor più difficile per tutti. La prima a farne le spese è la Roma, schiantata dalle giocate elaborate da Gasperini e dalla qualità di prim'ordine dell'organico rossoblu. Su tutti spicca Alberto Zapater, ex Saragoozza e talento purissimo del calcio spagnolo. Ieri ha regalato una punizione fenomenale, in stile Gianfranco Zola. A Genova già spopolano gli striscioni con la scritta "Viva Zapater", per parafrasare il celebre film di Sabina Guzzanti dedicato al premier spagnolo, che ha il merito di avere una "o" in più rispetto al centrocampista.

Sorprese:

1) Il Milan di Leonardo vince su un campo non facile. Grandi giocate di Ronaldinho che rispolvera tocchi sensazionali. Un pò meno sensazionale è il profilo gonfio che emerge dalla maglietta del brasiliano. Con 4 chil in meno e un pò di convinzione in più, il Gaucho potrà dire ancora la sua da protagonista assoluto.

2)Soprende a metà l'Inter che non va oltre il pareggiotto con il Bari. La colpa non può imputarsi all'assenza di un trequartista puro, ma a quella di Cambiasso sì. Esteban nell'Inter è fondamentale, insostituibile. Mourinho lo sa e perciò si innervosisce, non riuscenedo tuttavia nella proibitiva impresa di litigare con tutti. Finora ha litigato con quasi tutti. E' il suo modo per coprire le magagne della squdra, dicono alcuni i bene informati...Mah....

3)Delude il Napoli, che perde a Palermo. Vero, "La Favorita" è un campo difficile, talvolta impossibile. Zenga crede di essere alla guida del Barca, etc...Però Donadoni è un antica pena che abbiamo dapprima dovuto sopportare collettivamente, poiché alla guida della nazionale, e che adesso sopportano i tifosi partenopei. Il Napoli ha un organico da "quasi grande", ma un allenatore piccolo piccolo. Dubbio: se Paolo Cannavaro si chiamasse Paolo Neri, giocherebbe ancor da titolare per una squadra di serie A?

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