A volte capita di avere un'auto quasi al capolinea. Stanca, sfinita da troppi chilometri, da strade tortuose, ferita dalla grandine e bruciata dal sole.
A volte capita di dover andare lontano, molto lontano.
L'auto sfinita non ce la fa, implora pietà , impietosendo il guidatore con la carrozzeria ormai logora.
Il bravo guidatore decide allora di lasciarla riposare e di prendere a noleggio un'altra auto, carina, scattante.
Naviga su Internet , seleziona una vettura tra quelle messe a disposizione dalla Hertz, perfeziona l'operazione di noleggio, pagando con l'infallibile ( o quasi) postepay.
La Hertz, che colosso, che efficienza, che presenza.
"Worldwide" si direbbe, per darsi un tono e per accreditare il gigante del "Car rental".
Il guidatore, contento per aver fatto un'americanata vera, un noleggio da film con Steve Martin, si permette addirittura il lusso di effettuare il check-in online, per abbreviare i tempi di ritiro della vettura.
Ha pagato con il postepay, il check-in e' stato fatto, non manca che rivolgersi sicuri al desk Hertz per prendere le chiavi del sogno provvisorio, la fiammante vettura a noleggio.
Ed ecco il grande stupore , una volta pagata l'operazione, il prode operatore si rifiuta di consegnare le chiavi, perché il postepay non e' una garanzia sufficiente, serve una carta di credito con tutti i crismi.
Insomma, prima il nostro caro automobilista paga per l'intero e poi gli si eccepisce una postilletta, di quelle inserite in "Arial 2" tra le 250 condizioni contrattuali.
L'automobilista, sorpreso da un atteggiamento che ricorda più le riffe di Posillipo che un servizio offerto dalla rinomata Hertz, si vede perso tra i meandri dell'ottusita'.
Prova a fornire mille garanzie, ma l'operatore e' orgoglioso di ostacolare, per quanto può, il cliente.
Sui 102 euro spesi, dal desk proclamano sicuri che verrano rimborsati ben 7 euro per l'equivoco, ovvero neanche il 10%.
Alla fine il vostro caro automobilista e' riuscito a prendere l'auto, grazie all'intervento solidale di un suo amico. Pero',la truffa meticolosamente studiata dalla Hertz proprio non gli va a genio.
Questo post invita tutti i lettori ad andare piedi anche in Antartide piuttosto che noleggiare un' auto Hertz.
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