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"Cose dell'altro mondo" sulle rive del Tevere!

La presentazione del libro "Cose dell'altro mondo" di Gianfranco Valenti si terrà oggi (15 luglio 2011) a Roma, presso lo stand di "Radio Italia Anni '60" sul Lungotevere (scendendo sull'argine da Ponte Cestio).


"E' un progetto-libro quello di Gianfranco Valenti che indaga, scruta, osserva e 'tocca' il mondo virtuale. Un mondo che oggi, sempre più, pervade la nostra realtà, si mischia con essa e spesso ci si confonde. 'Cose dell'altro mondo', edizioni Rai-Eri/Infinito , è un'attenta e acuta indagine tenuta insieme da un filo conduttore, una storia d'amore o, meglio, “Una storia A-normale”, tutta da scoprire...
libro esplora in quattro capitoli questa nuova comunicazione virtuale che rende tutti parte di un'immensa comunità, ma allo stesso tempo soli. Ed è strano come le parole comunità ed individualità si compenetrino alla perfezione nel momento in cui si va a parlare di nuove tecnologie e di una delle loro più importanti realtà, ossia quella dei social network. Persone reali entrate in contatto in un mondo virtuale. Ma in quale mondo si vive davvero?
laudio Baglioni costituisce l'asse verticale de 'Cose dell’altro mondo'. Rimandi continui e costanti all'album preso in oggetto (Viaggiatore sulla coda del tempo, ndr.) ed una lunga intervista a tema sono esempio di come e quanto sia stato vicino alla realizzazione del progetto-libro.
Proprio una canzone poco nota del cantautore romano fa da sfondo a questo saggio pop.'Chi c'è in ascolto', brano in grado di mettere in risalto il senso di smarrimento provato da chiunque nell'avere la possibilità di rapportarsi con un'immensità di persone connesse alla rete. Il concetto di spazio cambia, i limiti non appaiono più gli stessi, così come le possibilità. Ma non bisogna dimenticare che si tratta sempre e 'solo' di un mondo virtuale e si può decidere di abbassare quei 'ponti levatoi' virtuali, di non lasciare affidate ad una macchina le proprie parole o ad una web cam i propri sguardi.
La prefazione del libro è affidata a Vincenzo Mollica che scrive: 'Vivo l'era internettiana da preistorico. Vivo l'era digitale globalizzata da paleolitico... Nell'era della comunicabilità più assordante aumenta l'incomunicabilità silente. Detto questo capirete con quale spirito, da eremita, mi sono affidato alle analisi di Gianfranco Valenti. Dalla mia caverna ho scrutato le sue pagine come si fa con le costellazioni. Mi sono aggrappato ai suoi pensieri...e non mi sono perduto'.
In chiusura una nota di Camila Raznovich, ('Io, viaggiatrice sulla coda dei media') e, in appendice, una tavola rotonda virtuale, (“Incontri in cattedra”), dove quattro docenti di quattro diverse università italiane si interrogano sul trinomio Tv - Web - Socialità. Cose dell'altro mondo sarà presentato in anteprima il 12 Maggio al Salone del Libro di Torino. Previsto un mini “Book-Tour” in tutta Italia.
Ma chi è Gianfranco Valenti? Nato a Catanzaro l'11 febbraio 1981, si laurea in Comunicazione Pubblica, scrive per giornali studenteschi, studia musica, regia e recitazione e comincia ad occuparsi di Radio e Televisione. Dopo aver collaborato con emittenti locali e web radio approda a Radio Rai: qui collabora con Il Cammello di Radio2 e registra la trasmissione 'Il Cugino del Cammello'. Tra le sue collaborazioni anche quella con la Luiss di Roma per la creazione di web contents audiovisivi per Radio Luiss, Luiss TV." (Tratto da magazine.excite.it)

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Die Giftschiffe der kalabrischen Mafia

(Si ringrazia il blogger Francesco Dotti per aver cortesemente concesso l'utilizzo di questa splendida vignetta, da lui ideata e disegnata. Cliccate qui per visitare il suo blog). Jörg Bremer Artikel entnommen Frankfurter Allgemeine Zeitung Die „Cursky“ hätte der erste Beweis sein sollen, nun geht es um die „Rigel“. Sie soll voll beladen mit Giftmüll in den Tiefen des Tyrrhenischen Meers vor der süditalienischen Region Kalabrien liegen, versenkt von der Mafia. Die soll das mit etwa in den achtziger und neunziger Jahren mit mehr als 30 Schiffen gemacht und dabei gleich mehrfach verdient haben: Sie kassierte für den Transport und die angebliche Entsorgung des Giftmülls und dann die Versicherungssumme für das untergegangene Schiff. Die „Cursky“ wurde nicht gefunden, obwohl ein Kronzeuge aus der Mafia die Koordinaten angegeben hat, an denen er das Schiff 1992 selbst versenkt haben will. An der angegebenen Stelle in etwa 490 Meter Tiefe auf dem Grund vor der Bucht von Cetrar