Certe volte mi lamento, come tanti stupidi "occidentali" (definizione più che mai convenzionale). Mi lamento, dicevo, mi sento insoddisfatto, recrimino, rivendico, urlo, mi deprimo.... Poi rido, esulto, mi eccito, sempre come un fottutissimo occidentale, su un'altalena di emozioni che mi posso permettere, con il mio bel culo al caldo in una città sicura. Di cui lamentarsi fino alla nausea, perché è così, perché si fa, perché si dice, ma sicura. Sicura per me e,se un giorno arriveranno, per i miei figli. Nella stessa sfera che mi ospita da trent'anni ci sono posti in cui non si ha neanche il tempo per piangere, perché si rischia di morire.Sempre. Dal Congo arrivano le "solite" notizie terribili, ignorate dalla nostra cronaca quotidiana, intenta a ridicolizzare il Trota. Intanto muoiono migliaia di persone ogni anno. Ma ci lamentiamo noi, eh! Mi raccomando, dobbiamo essere i monopolisti della lamentela, anche dal punto di vista dell'inform...