Passa ai contenuti principali

Cervelli in fuga

Nessuna frenata, ne' tantomeno accenno di flessione per il fenomeno dei 'cervelli in fuga' dal nostro Paese, che fotografa una situazione in cui i nostri laureati all'estero sono pagati meglio dei colleghi in Italia e con un lavoro piu' stabile.
E' questo il quadro che emerge da una recente indagine Istat sui cittadini italiani residenti all'estero presentata oggi dal presidente, Enrico Giovannini, nel corso di un'audizione al Senato, al Comitato per le questioni degli italiani all'estero.

Dal 2001 al 2010 l'incidenza dei laureati italiani sul totale degli espatri e' raddoppiata, dall'8,3% al 15,9%. Al crescere del numero degli anni dedicati allo studio la propensione a spostarsi verso altri Paesi tende ad aumentare, rileva l'Istat in base ad un'indagine campionaria sull'inserimento professionale dei laureati condotta nel 2011 su quanto avevano conseguito un titolo in un'universita' italiana nel 2007.
In generale la propensione a spostarsi all'estero e' piu' elevata per i laureati che provengono da discipline scientifiche, dei quali ben il 3,7% sceglie di espatriare, controil 2,3% dei laureati in discipline umanistiche e politico-sociali, il 2,1% in quelle economico-statistiche e solo lo 0,5% nell'area medica (in cui si include anche l'educazione fisica) e uno 0,7% in quella giuridica. Tra i laureati 'originari' del Nord (cioe' residenti in questa ripartizione prima dell'iscrizione all'universita') e' il 2,5% a vivere abitualmente in un altr oPaese nel 2011. La quota si riduce passando alle regioni centrali (2,1%) e ancoraq di piu' per il Mezzogiorno (1,8%). Pertanto quasi il 46% dei laureati nel 2007 di cittadinanza italiana che nel 2011 vivono abitualmente in un altro Paese proviene dal Nord Italia (la quota sfiora il 50% tra i laureati nei corsi di durata triennale).
Un ulteriore 31% proviene dal Mezzogiorno (in questo caso la percentuale risulta piu' elevata tra quanti hanno concluso corsi di laurea a ciclo unico e specialisti biennali).
Le principali mete di destinazione dei laureati 2007 sono Paesi europei: Regno Unito, Spagna, Francia, Germania e Svizzera, che raccolgono circa il 60% di presenze, mentre fuori dell'Europa ci si reca soprattutto negli Stati Uniti. Il Regno Unito attrae soprattutto i laureati di area scientifiche di quella economico-statistica; la Spagna invece e' meta prescelta in prevalenza dai laureati in gruppi linguistico e politico-sociale; in Francia si recano maggiormente gli ingegneri e i laureti dell'area scientifica. Il 64% dei laureati del 2007 di cittadinanza italiana che nel 2011 vivono all'estero sono occupati, il 10,9% in cerca di lavoro e il 24,1% non lavora e non cerca lavoro, una categoria dietro alla quale si concentrano coloro i quali sono impegnati nel dottorato. I laureati italiani che vivono all'estero sono piu' impegnati rispetto ai colleghi rimasti in Italia in lavori continuativi alle dipendenze, sia a tempo indetermianto che a tempo determinato (circa l'80% rispetto al 68%), meno diffusi i lavori autonomi e occasionali/stagionali. Oltre la meta' svolge un lavoro dirigenziale o di elevata specializzazione contro il 42% degli italiani rimasti in Italia.
Sul fronte retributivo infine i laureati all'estero che svolgono un lavoro continuativo a tempo pieno, guadagnano mediamente 540 euro in piu' rispetto ai colleghi rimasti in Italia a parita' di condizione di lavoro. Sui motivi determinanti per la scelta dell'emigrazione, quasi il 64% dei laureati che vive all'estero ha dichiarato di aver fatto tale scelta per la possibilita' di trovare un lavoro piu' qualificato, il 61% per la possibilita' di una maggiore retribuzione; il 51,8% perche' il Paese di desatinazione e' all'avanguardia nel settore di interesse. I laureati che vivono all'estero nel 2011 provengono in misura nettamente superiore rispetto ai colleghi rimasti in Italia, da famiglie in cui almeno uno dei genitori e' in possesso di un titolo universitario (44,7% conrto il 26%). (ASCA) 

Commenti

Post popolari in questo blog

Lo sguardo verso l’accoglienza

Ringrazio ancora i miei amici Giorgio e Umberto Peta per avermi offerto l'occasione di partecipare al dibattito. Qui di seguito l'articolo pubblicato da "Il Quotidiano della Calabria" il 3 gennaio scorso. "Multiculturalismo ed accoglienza: uno sguardo verso l'Altro” è stato il tema della manifestazione organizzata dall'associazione culturale “Caraffaime”, patrocinata dall'amministrazione comunale e svoltasi nella sala consiliare di via Scanderbeg Peta nell'ambito del programma per le festività natalizie. L'incontro è stato articolato in tre momenti: degustazione dei prodotti di altre nazionalità, un dibattito e la proiezione del film “The Millionaire”. Alla prima fase dell'iniziativa hanno contribuito, offrendo piatti tipici, cittadini stranieri, provenienti dalla Russia, dalla Romania, dalla Bulgaria, dall'Albania e altri residenti che hanno preparato dolci della tradizione arbereshe. È seguita una conferenza, introdotta e moderata d...

Democrazia: chi la vuole Kotler e...

Ho partecipato ieri a un interessante intervento del Prof. Philip Kotler sul tema " Democrazia in declino. Capire gli USA per capire l'Italia". L'evento, ospitato dalla LUISS e organizzato da " The Ruling Companies ", ha preso le mosse dall'omonimo volume, edito da "Il Mulino" per l'Italia e curato da Federico Mioni. Il titolo originale del libro, nella versione USA, è " Democracy in Decline. Rebuilding its Future " ed è stato pubblicato ben prima che Trump trionfasse come 45° Presidente degli Stati Uniti. Kotler, come noto, è il padre del marketing , il guru di una disciplina che ha acquistato sempre più credibilità conquistando il resto del mondo con una chiara e aggressiva logica statunitense. In questo volume Mr. Marketing decide di provare a interpretare i malanni -  più che le falle -  le debolezze ("weaknesses") della democrazia. E, per illustrare la sua nuova sfida editoriale, Kotler ha messo in ca...

E neutrino fu

Quanti sono 60 nanosecondi? Ah, come vorrei capire qualcosa di fisica..... In realtà non ne capisco niente ma, come tutti i profani, sono estremamente affascinato dall'insondabile mistero della velocità legata al tempo. Quando ero piccolo, uno dei miei sogni era quello di attraversare il tempo, passare dai cowboys al presente, proprio come Michael J. Fox . Adesso vorrei poter tornare indietro nel tempo, talvolta, per cambiare il corso degli eventi (ovviamente in mio favore...Che volete, sono un pò di parte!) Vorrei evitare di commettere alcune cazzate per rendere, forse, la mia vita perfetta. Ma la perfezione esiste? Per ora sappiamo che probabilmente (ma diciamolo ancora a bassa voce) esiste qualcosa di più veloce della luce. E non è  Superman . Sono dei semplici neutrini. "Neutrino" è un nome apparentemente da mezza pippa, eppure è la seconda volta che la Luce riesce solo a prendere il numero di targa, bruciata di 60 nanosecondi....Povera Luce, mi r...